La dir. (UE) 2017/1371 sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea pone interessanti questioni nella prospettiva di attuazione nell’ordinamento italiano. Con riguardo alla repressione delle frodi viene in rilievo il rapporto tra gli artt. 316-ter e 640-bis c.p., da tempo dibattuto in dottrina e oggetto di controverse prese di posizione della giurisprudenza costituzionale, oltre che di legittimità. Sembra tuttavia improbabile che l’iter legislativo di recepimento della direttiva possa contribuire alla soluzione di tale problema, determinando per contro l’insorgenza di ulteriori criticità.

Riflessioni de lege ferenda sul recepimento della direttiva PIF: la repressione delle frodi e lo strano caso dell'art. 316-ter c.p.

Basile, Enrico
2019

Abstract

La dir. (UE) 2017/1371 sulla tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea pone interessanti questioni nella prospettiva di attuazione nell’ordinamento italiano. Con riguardo alla repressione delle frodi viene in rilievo il rapporto tra gli artt. 316-ter e 640-bis c.p., da tempo dibattuto in dottrina e oggetto di controverse prese di posizione della giurisprudenza costituzionale, oltre che di legittimità. Sembra tuttavia improbabile che l’iter legislativo di recepimento della direttiva possa contribuire alla soluzione di tale problema, determinando per contro l’insorgenza di ulteriori criticità.
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