Le nuove modalita` di organizzazione del lavoro e di offerta dei servizi sul mercato mediante le c.d. piattaforme digitali sembrano avere messo in crisi i tradizionali canoni legali di qualificazione dei rapporti di lavoro. Il meccanismo di funzionamento delle piattaforme, infatti, sembra mettere insieme una serie di problemi “vecchi” in una combinazione inedita. Da un lato, le piattaforme si presentano sul mercato come soggetti dalla struttura organizzativa apparentemente rarefatta, che si muove sui fili degli algoritmi; dall’altro, coloro che collaborano con esse sembrano farlo in modo spontaneo, volontario, casuale, flessibile. L’articolo sostiene che, di fronte a modelli di organizzazione del lavoro del tutto nuovi, laddove l’esercizio dei poteri datoriali si spersonalizza per mezzo della tecnica e il datore di lavoro non deve piu` preoccuparsi di buona parte del profilo gestionale dell’organizzazione che a lui fa capo, si deve attribuire rilevanza ad elementi finora rimasti ai margini della indagine sulla qualificazione. Fattori quali la piena coincidenza dell’attivita` lavorativa con l’oggetto sociale del datore di lavoro e la conseguente essenzialita` dell’appor- to dei lavoratori alla resa del servizio proposto dalla piattaforma sul mercato. La conclusione e` nel senso che si possa fortemente dubitare della genuina autonomia del lavoratore 1) che sia sottoposto a un potere direttivo, pure spersonalizzato, automatizzato ed esercitato secondo modalita` che non im- plicano un contatto diretto tra la piattaforma ed il lavoratore; 2) la cui attivita` coincida integralmente con l’oggetto sociale dell’impresa con cui collabora; 3) sui cui grava l’obbligo di rendere la prestazione, almeno in una misura minima; 4) che nel caso concreto rende la prestazione con continuativita`. ABSTRACT: The new ways of organising work and offering services on the market through the so-called digital platforms seem to have put the tradi- tional legal standards for qualifying employment relationships into question. The mechanism of functioning of digital platforms, in fact, seems to put together a series of “old” problems in a new combination. On the one hand, platforms present themselves on the market as subjects with an apparently rarefied organizational structure, moving along the threads of algorithms; on the other hand, those who collaborate with them seem to do so in a sponta- neous, voluntary, random and flexible way. The present paper argues that in the face of completely new models of work organisation, where the exercise of employers’ powers is being depersonalised by means of technology and the employer no longer has to worry about a large part of the management profile of her organisation, importance must be attached to elements that have so far remained on the margins of the qualification survey. Factors such as the full coincidence of the work activity with the company purpose of the employer and the consequent essentiality of the contribution of workers to the performance of the service offered by the platform on the market. The conclusion is that there can be strong doubts about the genuine independen- cy of the worker 1) who is subject to a managerial power, even if deperso- nalized, automated and exercised in a manner that does not imply a direct contact between the platform and the worker; 2) whose activity coincides entirely with the corporate purpose of the company with which he collabo- rates; 3) who is burdened with the obligation to provide the working acti- vity, at least to a minimum extent; 4) who renders her working activity with continuity.

Riflessioni sulla qualificazione del rapporto di lavoro nella "gig-economy"

Gramano, Elena
2018

Abstract

Le nuove modalita` di organizzazione del lavoro e di offerta dei servizi sul mercato mediante le c.d. piattaforme digitali sembrano avere messo in crisi i tradizionali canoni legali di qualificazione dei rapporti di lavoro. Il meccanismo di funzionamento delle piattaforme, infatti, sembra mettere insieme una serie di problemi “vecchi” in una combinazione inedita. Da un lato, le piattaforme si presentano sul mercato come soggetti dalla struttura organizzativa apparentemente rarefatta, che si muove sui fili degli algoritmi; dall’altro, coloro che collaborano con esse sembrano farlo in modo spontaneo, volontario, casuale, flessibile. L’articolo sostiene che, di fronte a modelli di organizzazione del lavoro del tutto nuovi, laddove l’esercizio dei poteri datoriali si spersonalizza per mezzo della tecnica e il datore di lavoro non deve piu` preoccuparsi di buona parte del profilo gestionale dell’organizzazione che a lui fa capo, si deve attribuire rilevanza ad elementi finora rimasti ai margini della indagine sulla qualificazione. Fattori quali la piena coincidenza dell’attivita` lavorativa con l’oggetto sociale del datore di lavoro e la conseguente essenzialita` dell’appor- to dei lavoratori alla resa del servizio proposto dalla piattaforma sul mercato. La conclusione e` nel senso che si possa fortemente dubitare della genuina autonomia del lavoratore 1) che sia sottoposto a un potere direttivo, pure spersonalizzato, automatizzato ed esercitato secondo modalita` che non im- plicano un contatto diretto tra la piattaforma ed il lavoratore; 2) la cui attivita` coincida integralmente con l’oggetto sociale dell’impresa con cui collabora; 3) sui cui grava l’obbligo di rendere la prestazione, almeno in una misura minima; 4) che nel caso concreto rende la prestazione con continuativita`. ABSTRACT: The new ways of organising work and offering services on the market through the so-called digital platforms seem to have put the tradi- tional legal standards for qualifying employment relationships into question. The mechanism of functioning of digital platforms, in fact, seems to put together a series of “old” problems in a new combination. On the one hand, platforms present themselves on the market as subjects with an apparently rarefied organizational structure, moving along the threads of algorithms; on the other hand, those who collaborate with them seem to do so in a sponta- neous, voluntary, random and flexible way. The present paper argues that in the face of completely new models of work organisation, where the exercise of employers’ powers is being depersonalised by means of technology and the employer no longer has to worry about a large part of the management profile of her organisation, importance must be attached to elements that have so far remained on the margins of the qualification survey. Factors such as the full coincidence of the work activity with the company purpose of the employer and the consequent essentiality of the contribution of workers to the performance of the service offered by the platform on the market. The conclusion is that there can be strong doubts about the genuine independen- cy of the worker 1) who is subject to a managerial power, even if deperso- nalized, automated and exercised in a manner that does not imply a direct contact between the platform and the worker; 2) whose activity coincides entirely with the corporate purpose of the company with which he collabo- rates; 3) who is burdened with the obligation to provide the working acti- vity, at least to a minimum extent; 4) who renders her working activity with continuity.
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