Il contributo prende lo spunto dall’analisi di alcuni casi aziendali presentati in occasione di un apposito seminario organizzato da Nedcommunity per soffermarsi sui tratti principali della recente evoluzione dell’approccio al processo di risk management. Ad esempio, è evidente il passaggio da un approccio ispirato alla compliance ad uno più attento ai drivers economici; così come traspare l’allontanamento da un approccio meramente tecnico e funzionale a favore di uno ancorato alla pianificazione strategica, per cui il board governa il processo di gestione dei rischi svolto da un’apposita funzione di Enterprise Risk Management(ERM). Ancora, va diffondendosi una visione “enterprise wide” dei rischi, ovvero poco propensa a gestire isolatamente specifiche tipologie di rischi e ben orientata a considerarli nel loro insieme. Infine, si profila la transizione da un processo di risk management caratterizzato da obiettivi frammentati a uno in cui vengono individuati accuratamente i rischi in grado di esercitare un impatto sul valore delle azioni, impatto che da un lato coinvolge il board e dall’altro merita di essere comunicato al mercato finanziario. In tale ambito, il contributo si propone di approfondire il contributo del board (più precisamente del suo Comitato di Controllo e Gestione dei Rischi) nell’ambito del positivo percorso evolutivo in atto. In particolare, viene evidenziato come il board dovrebbe “governare” il processo di risk management, riconducendone gli obiettivi, spesso frammentati, al più generale obiettivo di creazione di valore dell’impresa e assicurando al contempo efficienza, efficacia, compliance e trasparenza all’intero processo.

La gestione dei rischi d’impresa: tendenze in atto e linee guida per il board

Cesare Conti
2014

Abstract

Il contributo prende lo spunto dall’analisi di alcuni casi aziendali presentati in occasione di un apposito seminario organizzato da Nedcommunity per soffermarsi sui tratti principali della recente evoluzione dell’approccio al processo di risk management. Ad esempio, è evidente il passaggio da un approccio ispirato alla compliance ad uno più attento ai drivers economici; così come traspare l’allontanamento da un approccio meramente tecnico e funzionale a favore di uno ancorato alla pianificazione strategica, per cui il board governa il processo di gestione dei rischi svolto da un’apposita funzione di Enterprise Risk Management(ERM). Ancora, va diffondendosi una visione “enterprise wide” dei rischi, ovvero poco propensa a gestire isolatamente specifiche tipologie di rischi e ben orientata a considerarli nel loro insieme. Infine, si profila la transizione da un processo di risk management caratterizzato da obiettivi frammentati a uno in cui vengono individuati accuratamente i rischi in grado di esercitare un impatto sul valore delle azioni, impatto che da un lato coinvolge il board e dall’altro merita di essere comunicato al mercato finanziario. In tale ambito, il contributo si propone di approfondire il contributo del board (più precisamente del suo Comitato di Controllo e Gestione dei Rischi) nell’ambito del positivo percorso evolutivo in atto. In particolare, viene evidenziato come il board dovrebbe “governare” il processo di risk management, riconducendone gli obiettivi, spesso frammentati, al più generale obiettivo di creazione di valore dell’impresa e assicurando al contempo efficienza, efficacia, compliance e trasparenza all’intero processo.
2014
Conti, Cesare
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