Le nuove tecnologie stanno rapidamente trasformando le strutture, i prodotti, e gli attori delle trading venues. I fenomeni in essere costringono l'interprete a confrontarsi con fattispecie e questioni interpretative inedite, dai confini spesso incerti. La disciplina del mercato dei capitali - pur ampiamente novellata dopo la crisi finanziaria - fatica a catturare i nuovi fenomeni: la tecnologia è più rapida dei legislatori e delle Autorità di vigilanza, che ne rincorrono il rapido divenire. L'impatto delle nuove tecnologie sulla disciplina delle sedi di negoziazione si può studiare muovendo dalle tre classiche prospettive nelle quali lo studio delle trading venues può articolarsi, e segnatamente: i prodotti, gli intermediari, e le infrastrutture dei mercati stessi. Senza pretese di completezza, si possono così selezionare alcuni fenomeni emblematici, da utilizzare come terreno di studio del rapporto tra tecnologia e disciplina delle sedi di negoziazione. Con riguardo ai prodotti, il caso dei crypto-assets solleva problemi di inquadramento particolarmente complessi, anche sul piano sistematico. In relazione agli intermediari, il fenomeno del c.d. high-frequency trading mostra come la regolamentazione non sia del tutto neutra sul piano tecnologico, come, invece, sembra a volte emerge dal dibattito corrente. Quanto alle infrastrutture dei mercati, lo sviluppo della distributed ledger technology è giudicato foriero di notevoli impatti positivi, ma anche di potenziali rischi, che lasciano i regolatori, allo stato, in uno stato di incertezza circa l'opportunità di sfruttare con decisione i vantaggi derivanti dalle nuove tecnologie.
La disciplina delle trading venues nell’era delle rivoluzioni tecnologiche: dalle criptovalute alla distributed ledger technology
Filippo Annunziata
2018
Abstract
Le nuove tecnologie stanno rapidamente trasformando le strutture, i prodotti, e gli attori delle trading venues. I fenomeni in essere costringono l'interprete a confrontarsi con fattispecie e questioni interpretative inedite, dai confini spesso incerti. La disciplina del mercato dei capitali - pur ampiamente novellata dopo la crisi finanziaria - fatica a catturare i nuovi fenomeni: la tecnologia è più rapida dei legislatori e delle Autorità di vigilanza, che ne rincorrono il rapido divenire. L'impatto delle nuove tecnologie sulla disciplina delle sedi di negoziazione si può studiare muovendo dalle tre classiche prospettive nelle quali lo studio delle trading venues può articolarsi, e segnatamente: i prodotti, gli intermediari, e le infrastrutture dei mercati stessi. Senza pretese di completezza, si possono così selezionare alcuni fenomeni emblematici, da utilizzare come terreno di studio del rapporto tra tecnologia e disciplina delle sedi di negoziazione. Con riguardo ai prodotti, il caso dei crypto-assets solleva problemi di inquadramento particolarmente complessi, anche sul piano sistematico. In relazione agli intermediari, il fenomeno del c.d. high-frequency trading mostra come la regolamentazione non sia del tutto neutra sul piano tecnologico, come, invece, sembra a volte emerge dal dibattito corrente. Quanto alle infrastrutture dei mercati, lo sviluppo della distributed ledger technology è giudicato foriero di notevoli impatti positivi, ma anche di potenziali rischi, che lasciano i regolatori, allo stato, in uno stato di incertezza circa l'opportunità di sfruttare con decisione i vantaggi derivanti dalle nuove tecnologie.File | Dimensione | Formato | |
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