L’ammontare rilevante di debito pubblico non solo genera un effetto segnaletico complessivo sulla credibilità del sistema paese ma produce effetti specifici sull’economia reale, ben analizzati e descritti dalla ricerca economica. Nell’ambito degli effetti reali del debito, le conseguenze sui finanziamenti alle imprese sono state scarsamente investigate. Le poche evidenze empiriche confermano la conoscenza aneddotica che vede un legame forte fra spread e costo dei finanziamenti alle imprese. Ciò risulta particolarmente critico nel sistema italiano in cui i prestiti bancari sono la forma di finanziamento prevalente delle imprese e le banche sono i principali detentori di titoli di stato. • È necessario definire un modello concettuale che metta a fuoco i canali attraverso cui si propaga la variazione dello spread per giungere al costo dei finanziamenti. Il bilancio della banca, nel suo attivo e nel suo passivo, permette di chiarire gli snodi critici di questo processo. Sul lato dell’attivo, lo spread condiziona la riallocazione del portafoglio per bilanciare il maggiore rischio portando la banca a razionare il credito e ad alzare il rendimento a parità di rischio. Il lato del passivo condiziona le scelte della banca con riferimento ai depositi, alla raccolta interbancaria e a quella obbligazionaria. Una crescita dello spread porta ad una crescita del costo della provvista, con la conseguenza di una crescita dei tassi attivi per la difesa del margine di interesse. La riduzione della dipendenza del costo dei finanziamenti alle imprese dallo spread può avvenire solo mettendo in campo scelte di profonda ristrutturazione del modello di offerta delle banche, con l’obiettivo di sviluppare una chiara offerta di capital market che permetta alle imprese di far evolvere la propria struttura di finanziamento, con un peso maggiore all’equity e alla provvista di debito con canali alternativi
Il debito pubblico e le conseguenze sul finanziamento alle imprese
Stefano Caselli
2019
Abstract
L’ammontare rilevante di debito pubblico non solo genera un effetto segnaletico complessivo sulla credibilità del sistema paese ma produce effetti specifici sull’economia reale, ben analizzati e descritti dalla ricerca economica. Nell’ambito degli effetti reali del debito, le conseguenze sui finanziamenti alle imprese sono state scarsamente investigate. Le poche evidenze empiriche confermano la conoscenza aneddotica che vede un legame forte fra spread e costo dei finanziamenti alle imprese. Ciò risulta particolarmente critico nel sistema italiano in cui i prestiti bancari sono la forma di finanziamento prevalente delle imprese e le banche sono i principali detentori di titoli di stato. • È necessario definire un modello concettuale che metta a fuoco i canali attraverso cui si propaga la variazione dello spread per giungere al costo dei finanziamenti. Il bilancio della banca, nel suo attivo e nel suo passivo, permette di chiarire gli snodi critici di questo processo. Sul lato dell’attivo, lo spread condiziona la riallocazione del portafoglio per bilanciare il maggiore rischio portando la banca a razionare il credito e ad alzare il rendimento a parità di rischio. Il lato del passivo condiziona le scelte della banca con riferimento ai depositi, alla raccolta interbancaria e a quella obbligazionaria. Una crescita dello spread porta ad una crescita del costo della provvista, con la conseguenza di una crescita dei tassi attivi per la difesa del margine di interesse. La riduzione della dipendenza del costo dei finanziamenti alle imprese dallo spread può avvenire solo mettendo in campo scelte di profonda ristrutturazione del modello di offerta delle banche, con l’obiettivo di sviluppare una chiara offerta di capital market che permetta alle imprese di far evolvere la propria struttura di finanziamento, con un peso maggiore all’equity e alla provvista di debito con canali alternativiFile | Dimensione | Formato | |
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