Nel contesto internazionale, l’Italia abbina a una spesa sanitaria molto contenuta degli standard di salute molto elevati. Non mancano però le tendenze sfavorevoli. Oltre al persistere di un notevole divario di dotazione di servizi e performance tra Nord e Sud, preoccupano le prospettive d’invecchiamento demografico e di frammentazione sociale. Come in tutti i sistemi complessi, convivono sacche d’inefficienza e aree in cui i tassi di copertura da parte del SSN sono relativamente limitati, in primis assistenza socio-sanitaria e specialistica ambulatoriale. Un’altra tendenza che emerge chiaramente dai dati riportati è come il sistema di welfare italiano, durante la crisi, abbia accentuato la sua propensione a erogare sussidi monetari (pensioni, indennità per la disabilità ecc.) invece che servizi universalistici. Questo tende a frammentare ulteriormente la già debole rete di offerta di servizi territoriali sanitari e socio-sanitari. Inoltre, i bisogni assistenziali non governati dalla rete sociosanitaria generano un sovraccarico nel comparto sanitario, in particolare in quello ospedaliero, che peraltro soffre una carenza di personale infermieristico. Per affrontare queste criticità risulta essenziale proseguire il ridisegno dei servizi, potenziare le funzioni manageriali e amministrative e riprendere una politica del personale del SSN più consapevole e orientata al lungo periodo. È poi necessario riflettere sulla governance e sul sistema di finanziamento dell’area socio-sanitaria, oltre che sull’ammontare del finanziamento stesso
Governare la domanda di servizi sanitari e sociosanitari in Italia: inquadramento e prospettive
Ricci, Alberto
2018
Abstract
Nel contesto internazionale, l’Italia abbina a una spesa sanitaria molto contenuta degli standard di salute molto elevati. Non mancano però le tendenze sfavorevoli. Oltre al persistere di un notevole divario di dotazione di servizi e performance tra Nord e Sud, preoccupano le prospettive d’invecchiamento demografico e di frammentazione sociale. Come in tutti i sistemi complessi, convivono sacche d’inefficienza e aree in cui i tassi di copertura da parte del SSN sono relativamente limitati, in primis assistenza socio-sanitaria e specialistica ambulatoriale. Un’altra tendenza che emerge chiaramente dai dati riportati è come il sistema di welfare italiano, durante la crisi, abbia accentuato la sua propensione a erogare sussidi monetari (pensioni, indennità per la disabilità ecc.) invece che servizi universalistici. Questo tende a frammentare ulteriormente la già debole rete di offerta di servizi territoriali sanitari e socio-sanitari. Inoltre, i bisogni assistenziali non governati dalla rete sociosanitaria generano un sovraccarico nel comparto sanitario, in particolare in quello ospedaliero, che peraltro soffre una carenza di personale infermieristico. Per affrontare queste criticità risulta essenziale proseguire il ridisegno dei servizi, potenziare le funzioni manageriali e amministrative e riprendere una politica del personale del SSN più consapevole e orientata al lungo periodo. È poi necessario riflettere sulla governance e sul sistema di finanziamento dell’area socio-sanitaria, oltre che sull’ammontare del finanziamento stessoFile | Dimensione | Formato | |
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