Le valutazioni di bilancio, quando richiedono stime complesse che si basano su più criteri di valutazione, identificano intervalli (più o meno ampi) di valori ragionevoli. Tuttavia il bilancio richiede, di necessità, valori puntuali da selezionare entro quei range. La scelta di valori puntuali richiede una sintesi razionale (e non meramente convenzionale) delle diverse indicazioni di valore ottenute dai diversi criteri adottati. In altre parole non è sufficiente poter dimostrare la corretta applicazione dei metodi di valutazione, ma è necessario dimostrare anche la razionalità della sintesi conclusiva. In assenza di un processo che disciplini le modalità attraverso cui ricercare una sintesi fra i risultati di valutazione di attività e passività di bilancio rilevanti, vi è il rischio di un uso opportunistico degli intervalli di stima (rischio tanto maggiore quanto più è incerta la valutazione ed ampio è il range di valutazione). L’articolo contiene una proposta operativa finalizzata ad evitare che i risultati di buone valutazioni vengano vanificati da criteri non razionali di scelta dei valori puntuali. Si tratta di implementare adeguate analisi di calibrazione e di backtesting le quali non solo consentono di evitare usi opportunistici degli intervalli di valore, ma soprattutto permettono di identificare i criteri ed i fattori ai quali è opportuno attribuire maggiore peso ai fini di una sintesi valutativa razionale.
Calibrazione e backtesting nelle valutazioni di bilancio
Bini, Mauro
2018
Abstract
Le valutazioni di bilancio, quando richiedono stime complesse che si basano su più criteri di valutazione, identificano intervalli (più o meno ampi) di valori ragionevoli. Tuttavia il bilancio richiede, di necessità, valori puntuali da selezionare entro quei range. La scelta di valori puntuali richiede una sintesi razionale (e non meramente convenzionale) delle diverse indicazioni di valore ottenute dai diversi criteri adottati. In altre parole non è sufficiente poter dimostrare la corretta applicazione dei metodi di valutazione, ma è necessario dimostrare anche la razionalità della sintesi conclusiva. In assenza di un processo che disciplini le modalità attraverso cui ricercare una sintesi fra i risultati di valutazione di attività e passività di bilancio rilevanti, vi è il rischio di un uso opportunistico degli intervalli di stima (rischio tanto maggiore quanto più è incerta la valutazione ed ampio è il range di valutazione). L’articolo contiene una proposta operativa finalizzata ad evitare che i risultati di buone valutazioni vengano vanificati da criteri non razionali di scelta dei valori puntuali. Si tratta di implementare adeguate analisi di calibrazione e di backtesting le quali non solo consentono di evitare usi opportunistici degli intervalli di valore, ma soprattutto permettono di identificare i criteri ed i fattori ai quali è opportuno attribuire maggiore peso ai fini di una sintesi valutativa razionale.File | Dimensione | Formato | |
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