Il presente lavoro si propone di compiere una disamina della disciplina dell’aumento di capitale in Italia e dell’emissione azionaria negli Stati Uniti d’America. Al riguardo si deve preliminarmente rilevare che se, da un lato, il sistema americano critica la lettura del concetto europeo di share capital, ormai desueto e giustificato quasi esclusivamente da una tradizione storica, dall’altro lato, esso non è riuscito a resistere dinanzi ad eventi tra cui il ben noto scandalo Enron. Ma vi è di più. Benché i due sistemi paiano condividere soltanto alcuni tratti e la divergenza tra fiduciary duties e diritto d’opzione sia amplissima, la “lezione americana” ci offre uno spunto per riflettere sulla possibilità che gli amministratori incrementino il proprio potere decisionale sino a disattivare, prescindendo dai soci, ma sotto la “vigilanza” del collegio sindacale, il diritto di opzione in ragione del prevalente interesse alla sopravvivenza dell’impresa. Nell’affrontare la questione, verrà posta particolare attenzione al sistema bancario, in cui si assiste ad una anticipazione del trattamento della crisi prima che sia conclamata, come pure agli indici giurisprudenziali, che in tal senso paiono orientati.
L’aumento di capitale tra disciplina statunitense e diritto societario della crisi
Passador, Maria Lucia
2018
Abstract
Il presente lavoro si propone di compiere una disamina della disciplina dell’aumento di capitale in Italia e dell’emissione azionaria negli Stati Uniti d’America. Al riguardo si deve preliminarmente rilevare che se, da un lato, il sistema americano critica la lettura del concetto europeo di share capital, ormai desueto e giustificato quasi esclusivamente da una tradizione storica, dall’altro lato, esso non è riuscito a resistere dinanzi ad eventi tra cui il ben noto scandalo Enron. Ma vi è di più. Benché i due sistemi paiano condividere soltanto alcuni tratti e la divergenza tra fiduciary duties e diritto d’opzione sia amplissima, la “lezione americana” ci offre uno spunto per riflettere sulla possibilità che gli amministratori incrementino il proprio potere decisionale sino a disattivare, prescindendo dai soci, ma sotto la “vigilanza” del collegio sindacale, il diritto di opzione in ragione del prevalente interesse alla sopravvivenza dell’impresa. Nell’affrontare la questione, verrà posta particolare attenzione al sistema bancario, in cui si assiste ad una anticipazione del trattamento della crisi prima che sia conclamata, come pure agli indici giurisprudenziali, che in tal senso paiono orientati.File | Dimensione | Formato | |
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