Verso un ageing 4.0 grazie alle tecnologie

Il gap tra bisogni socio-sanitari e offerta di servizi si sta ampliando sempre più come conseguenza dei cambiamenti nello scenario: l’evoluzione demografica ed epidemiologica, la riduzione delle risorse pubbliche destinate al welfare, la sempre maggiore complessità dei bisogni e la richiesta di personalizzazione dei servizi. C’è però in atto un altro cambiamento che potrebbe modificare (in positivo) la capacità di risposta dei sistemi socio-sanitari: le innovazioni tecnologiche. In che modo possono supportare la riduzione del gap tra domanda e offerta e dare risposta alle rinnovate esigenze delle persone? Si cerca di rispondere approfondendo l’impatto delle tecnologie sui servizi per gli anziani: dalle mobile app all’Internet of Things, dalla robotica alla stampa 3D, dall’intelligenza artificiale alla realtà virtuale e aumentata, dai wearable agli ecosistemi digitali di integrazione. Che tipo di cambiamenti genereranno sulla risposta ai bisogni (quali finalità), sulle tipologie di utenti servite (quali target) e sui contesti di assistenza e cura (quali setting)? Le risposte di un panel composto dai principali erogatori di servizi socio-sanitari italiani pubblici e privati indicano la possibilità di esplorare nuovi mercati (soprattutto nell’ambito della cura a domicilio) e raggiungere utenti oggi pressoché trascurati (soprattutto nel segmento ‘active ageing’ e della parziale autosufficienza).