L’istituto delle Amministrazioni straordinarie delle grandi imprese in crisi, introdotto nell’ordinamento italiano con il D.L. 30 gennaio 1979, convertito con la L. 3 aprile 1979 n. 95, detta anche Legge Prodi, con l’obiettivo di salvaguardare aziende, o gruppi di imprese di grandi dimensioni che si trovassero in stato d’insolvenza e che soddisfacessero determinati requisiti dimensionali, è stato lo strumento con il quale si è cercato di risolvere alcune delle più importanti crisi che negli ultimi trenta anni hanno interessato il sistema produttivo e industriale, anche se forse con un approccio da welfare occupazionale posto sotto il controllo politico e sindacale. Il progetto di riforma dell’istituto delle Amministrazioni straordinarie è stato stralciato dalla legge delega per la riforma della legge fallimentare approvata dal Parlamento, e si è persa quindi l’occasione per attuare una vera riforma dell’istituto, compatibile con un moderno diritto della crisi d’impresa che possa consentire di ridurre, se non eliminare, gli interventi politici e sindacali nella gestione delle grandi imprese in crisi.
Aspetti gestionali d'impresa nell'amministrazione straordinaria
Perrini, Francesco
2018
Abstract
L’istituto delle Amministrazioni straordinarie delle grandi imprese in crisi, introdotto nell’ordinamento italiano con il D.L. 30 gennaio 1979, convertito con la L. 3 aprile 1979 n. 95, detta anche Legge Prodi, con l’obiettivo di salvaguardare aziende, o gruppi di imprese di grandi dimensioni che si trovassero in stato d’insolvenza e che soddisfacessero determinati requisiti dimensionali, è stato lo strumento con il quale si è cercato di risolvere alcune delle più importanti crisi che negli ultimi trenta anni hanno interessato il sistema produttivo e industriale, anche se forse con un approccio da welfare occupazionale posto sotto il controllo politico e sindacale. Il progetto di riforma dell’istituto delle Amministrazioni straordinarie è stato stralciato dalla legge delega per la riforma della legge fallimentare approvata dal Parlamento, e si è persa quindi l’occasione per attuare una vera riforma dell’istituto, compatibile con un moderno diritto della crisi d’impresa che possa consentire di ridurre, se non eliminare, gli interventi politici e sindacali nella gestione delle grandi imprese in crisi.File | Dimensione | Formato | |
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