La sentenza offre interessanti spunti di riflessione in tema di danno evitabile da parte del creditore. Nella specie la Corte, intervenendo in un'ipotesi in cui l'aggravamento del pregiudizio era dipeso da un contegno del creditore anteriore alla scadenza del termine di esigibilità dell'obbligazione, ritiene applicabile l'art. 1227, comma 2, c.c., deducendone la non risarcibilità del danno evitabile. La decisione porta così all'attenzione il problema della valutazione del comportamento del creditore che, dinanzi al rischio di inadempimento da parte del debitore, non limiti il potenziale danno a suo carico.

Rischio di inadempimento e mancata limitazione del danno da parte del creditore: alcune osservazioni

Balbusso, Stefano
2013

Abstract

La sentenza offre interessanti spunti di riflessione in tema di danno evitabile da parte del creditore. Nella specie la Corte, intervenendo in un'ipotesi in cui l'aggravamento del pregiudizio era dipeso da un contegno del creditore anteriore alla scadenza del termine di esigibilità dell'obbligazione, ritiene applicabile l'art. 1227, comma 2, c.c., deducendone la non risarcibilità del danno evitabile. La decisione porta così all'attenzione il problema della valutazione del comportamento del creditore che, dinanzi al rischio di inadempimento da parte del debitore, non limiti il potenziale danno a suo carico.
2013
Balbusso, Stefano
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