All’interno del contesto europeo caratterizzato – in media – dal proseguimento della fase recessiva, la politica monetaria della BCE nel corso del primo semestre è risultata decisamente accomodante. Tale politica ha seguito, come lo scorso anno, tre direttrici: l'intervento sul tasso ufficiale, la politica permissiva della liquidità e, per quanto riguarda il debito sovrano, l’impegno all’uso delle misure OMT (acquisto di titoli per ammontare illimitato) in caso di paesi in difficoltà, per effetto del manifestarsi del cosiddetto “rischio di denominazione”. Le scelte della BCE sono state in gran parte ispirate dallo scopo di rafforzare la resistenza delle banche dell'Eurozona ed incrementare i loro impieghi nei confronti dell'economia reale. Come ha ricordato Draghi in occasione dell'International Monetary Conference svoltasi a Shanghai a giugno 2013, questo ambizioso obiettivo può essere però raggiunto solo se agli interventi di politica monetaria si aggiungeranno convincenti programmi di risanamento dei bilanci e riforme fiscali e strutturali di rilievo. In questo scenario, Draghi ha dichiarato che la BCE continuerà comunque a garantire la stabilità dei prezzi nell'area euro, mantenendo saldamente la sua indipendenza ed adattando i suoi strumenti di policy alle diverse sfide che si presenteranno.
La politica monetaria dalla BCE e della FED
SOANA, MARIA GAIA
2013
Abstract
All’interno del contesto europeo caratterizzato – in media – dal proseguimento della fase recessiva, la politica monetaria della BCE nel corso del primo semestre è risultata decisamente accomodante. Tale politica ha seguito, come lo scorso anno, tre direttrici: l'intervento sul tasso ufficiale, la politica permissiva della liquidità e, per quanto riguarda il debito sovrano, l’impegno all’uso delle misure OMT (acquisto di titoli per ammontare illimitato) in caso di paesi in difficoltà, per effetto del manifestarsi del cosiddetto “rischio di denominazione”. Le scelte della BCE sono state in gran parte ispirate dallo scopo di rafforzare la resistenza delle banche dell'Eurozona ed incrementare i loro impieghi nei confronti dell'economia reale. Come ha ricordato Draghi in occasione dell'International Monetary Conference svoltasi a Shanghai a giugno 2013, questo ambizioso obiettivo può essere però raggiunto solo se agli interventi di politica monetaria si aggiungeranno convincenti programmi di risanamento dei bilanci e riforme fiscali e strutturali di rilievo. In questo scenario, Draghi ha dichiarato che la BCE continuerà comunque a garantire la stabilità dei prezzi nell'area euro, mantenendo saldamente la sua indipendenza ed adattando i suoi strumenti di policy alle diverse sfide che si presenteranno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.