Questo libro ripercorre gli interventi svolti al convegno “Liquidità e nuove regole sulle banche: calibrazione e impatti”, organizzato presso l’Università Bocconi. In particolare, ospita la presentazione dei risultati di uno studio, condotto con il contributo di ARIME e del Joint Research Centre della Commissione Europea, che analizza alcune classi di attivi finanziari europei (titoli di Stato e obbligazioni societarie, inclusi i covered bond) utilizzabili dalle banche per costituire il “serbatoio” di attivi liquidi richiesto dalle nuove normative. Il lavoro indaga le determinanti della illiquidità di queste asset class sia in tempi “normali” che nelle fasi di mercato maggiormente problematiche, focalizzandosi in particolare sul rischio di tipo sistematico (o, meglio, “contingente” al verificarsi di uno scenario di stress). Alla presentazione della ricerca fanno seguito contributi di autorevoli esponenti delle istituzioni, dell’accademia e dell’industria. Andrea Enria, presidente dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) fa il punto sulla calibrazione dei nuovi requisiti. Fabio Panetta, vice direttore generale della Banca d’Italia, analizza l’interazione tra le nuove regole e le operazioni di politica monetaria. Mario Nava, acting director per le istituzioni finanziarie nel DG Markt della Commissione Europea, allarga la prospettiva agli ulteriori tasselli necessari per la costruzione di una solida integrazione bancaria europea. Enrico Perotti dell’Università di Amsterdam si sofferma sui pericoli di un’espansione incontrollata della provvista “non stabile” delle banche. Davide Alfonsi di Intesa Sanpaolo analizza vantaggi e rischi dell’utilizzo di attivi vincolati a garanzia di specifiche operazioni di provvista. Gianfranco Torriero dell’ABI presenta il giudizio complessivo dell’Associazione Bancaria sul nuovo quadro regolamentare europeo.
Liquidità e nuove regole sulle banche: calibrazioni e impatti
RESTI, ANDREA CESARE
2014
Abstract
Questo libro ripercorre gli interventi svolti al convegno “Liquidità e nuove regole sulle banche: calibrazione e impatti”, organizzato presso l’Università Bocconi. In particolare, ospita la presentazione dei risultati di uno studio, condotto con il contributo di ARIME e del Joint Research Centre della Commissione Europea, che analizza alcune classi di attivi finanziari europei (titoli di Stato e obbligazioni societarie, inclusi i covered bond) utilizzabili dalle banche per costituire il “serbatoio” di attivi liquidi richiesto dalle nuove normative. Il lavoro indaga le determinanti della illiquidità di queste asset class sia in tempi “normali” che nelle fasi di mercato maggiormente problematiche, focalizzandosi in particolare sul rischio di tipo sistematico (o, meglio, “contingente” al verificarsi di uno scenario di stress). Alla presentazione della ricerca fanno seguito contributi di autorevoli esponenti delle istituzioni, dell’accademia e dell’industria. Andrea Enria, presidente dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) fa il punto sulla calibrazione dei nuovi requisiti. Fabio Panetta, vice direttore generale della Banca d’Italia, analizza l’interazione tra le nuove regole e le operazioni di politica monetaria. Mario Nava, acting director per le istituzioni finanziarie nel DG Markt della Commissione Europea, allarga la prospettiva agli ulteriori tasselli necessari per la costruzione di una solida integrazione bancaria europea. Enrico Perotti dell’Università di Amsterdam si sofferma sui pericoli di un’espansione incontrollata della provvista “non stabile” delle banche. Davide Alfonsi di Intesa Sanpaolo analizza vantaggi e rischi dell’utilizzo di attivi vincolati a garanzia di specifiche operazioni di provvista. Gianfranco Torriero dell’ABI presenta il giudizio complessivo dell’Associazione Bancaria sul nuovo quadro regolamentare europeo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.