1. La presunzione di distribuzione occulta ai soci di utili societari “in nero” nella giurisprudenza di legittimità: il progressivo irrigidimento nel tempo e i recentissimi “incidenti di percorso” oggetto di disamina – 2. La “definitività” dell’accertamento della società non può mai essere opposta al socio, che ha il pieno diritto, costituzionalmente tutelato, di interloquire su “tutti” i presupposti del proprio, successivo atto impositivo – 3. Dopo l’avvento dello Statuto del contribuente, e in ispecie con l’art. 7, l’unica legittima alternativa all’allegazione dell’accertamento so-cietario, richiamato nell’atto impositivo del socio, è la riproduzione nel corpo di quest’ultimo del “contenuto essenziale” del primo: tertium non datur – 4. Vi è una “distanza” logica, che va colmata, tra esistenza di utili occulti ed effettiva distribuzione ai soci: la ristretta base sociale è insufficiente a far ritenere che gli utili societari occulti siano stati ripartiti tra i soci, in mancanza di altri elementi che rendano l’ipotesi quantomeno “più probabile” rispetto ad altre possibili.
Ancora sulla presunzione di distribuzione di utili occulti nelle società di capitali “a ristretta base proprietaria”
CONTRINO, ANGELO
2013
Abstract
1. La presunzione di distribuzione occulta ai soci di utili societari “in nero” nella giurisprudenza di legittimità: il progressivo irrigidimento nel tempo e i recentissimi “incidenti di percorso” oggetto di disamina – 2. La “definitività” dell’accertamento della società non può mai essere opposta al socio, che ha il pieno diritto, costituzionalmente tutelato, di interloquire su “tutti” i presupposti del proprio, successivo atto impositivo – 3. Dopo l’avvento dello Statuto del contribuente, e in ispecie con l’art. 7, l’unica legittima alternativa all’allegazione dell’accertamento so-cietario, richiamato nell’atto impositivo del socio, è la riproduzione nel corpo di quest’ultimo del “contenuto essenziale” del primo: tertium non datur – 4. Vi è una “distanza” logica, che va colmata, tra esistenza di utili occulti ed effettiva distribuzione ai soci: la ristretta base sociale è insufficiente a far ritenere che gli utili societari occulti siano stati ripartiti tra i soci, in mancanza di altri elementi che rendano l’ipotesi quantomeno “più probabile” rispetto ad altre possibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.