I profondi cambiamenti sperimentati dalle aziende sanitarie pubbliche nei tre decenni di vita del SSN sono il frutto di dinamiche che si sono sviluppare lungo dimensioni diverse, variamente intrecciate. Vi è stata innanzitutto la progressiva legittimazione, sul piano concettuale, della dimensione economica e la sua gestione come elementi rilevanti per poter realizzare i fini per i quali i sistemi sanitari pubblici esistono. Sul piano istituzionale - delle regole e degli assetti entro i quali le attività si svolgono e le aziende agiscono -, la stessa visione è alla base del passaggio dal modello tradizionale di intervento pubblico alla "sanità aziendalizzata" e alle sue successive evoluzioni verso logiche di rete. Sul piano della gestione le trasformazioni hanno avuto un elemento portante nell'introduzione e sviluppo dei sistemi di programmazione e controllo, concepiti come meccanismi in grado di assicurare un ragionevole governo della dimensione economica, in un contesto permeato dalla dimensione professionale e dai notevoli gradi di autonomia a essa associati. Il testo propone una visione secondo la quale l'unitarietà dell'azienda e il suo funzionamento integrato non possono essere assicurati da un meccanismo unico o tendenzialmente prevalente, ruolo finora assolto dai sistemi di programmazione e controllo. La pluralità dei piani sui quali si producono i risultati (la deintegrazione istituzionale) e delle dimensioni che caratterizzano il funzionamento impongono l'utilizzo di un insieme di meccanismi. Questi dovranno essere in grado di presidiare le diverse e, spesso, contraddittorie, esigenze che nel concreto funzionamento dell'azienda devono trovare un equilibrato ed efficace contemperamento attraverso un adeguato esercizio della discrezionalità manageriale.
Deintegrazione istituzionale e integrazione funzionale nelle aziende sanitarie pubbliche
DEL VECCHIO, MARIO
2009
Abstract
I profondi cambiamenti sperimentati dalle aziende sanitarie pubbliche nei tre decenni di vita del SSN sono il frutto di dinamiche che si sono sviluppare lungo dimensioni diverse, variamente intrecciate. Vi è stata innanzitutto la progressiva legittimazione, sul piano concettuale, della dimensione economica e la sua gestione come elementi rilevanti per poter realizzare i fini per i quali i sistemi sanitari pubblici esistono. Sul piano istituzionale - delle regole e degli assetti entro i quali le attività si svolgono e le aziende agiscono -, la stessa visione è alla base del passaggio dal modello tradizionale di intervento pubblico alla "sanità aziendalizzata" e alle sue successive evoluzioni verso logiche di rete. Sul piano della gestione le trasformazioni hanno avuto un elemento portante nell'introduzione e sviluppo dei sistemi di programmazione e controllo, concepiti come meccanismi in grado di assicurare un ragionevole governo della dimensione economica, in un contesto permeato dalla dimensione professionale e dai notevoli gradi di autonomia a essa associati. Il testo propone una visione secondo la quale l'unitarietà dell'azienda e il suo funzionamento integrato non possono essere assicurati da un meccanismo unico o tendenzialmente prevalente, ruolo finora assolto dai sistemi di programmazione e controllo. La pluralità dei piani sui quali si producono i risultati (la deintegrazione istituzionale) e delle dimensioni che caratterizzano il funzionamento impongono l'utilizzo di un insieme di meccanismi. Questi dovranno essere in grado di presidiare le diverse e, spesso, contraddittorie, esigenze che nel concreto funzionamento dell'azienda devono trovare un equilibrato ed efficace contemperamento attraverso un adeguato esercizio della discrezionalità manageriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.