La vicenda italiana relativa alla disciplina giuridica dell’indicazione made in Italy vede ancora una volta contrapporsi, da un lato, alcuni settori produttivi schierati, in nome della tutela del consumatore, a favore dell’obbligatorietà dell’indicazione di origine estera sui prodotti ottenuti con fasi di lavorazione svolte all’estero, e dall’altro lato, quei settori industriali, tra cui quello dell’occhialeria, che, avendo già operato scelte di delocalizzazione, vi si oppongono.
La legislazione sul “Made in” che piace soltanto agli italiani
BERETTA, LAURA
2009
Abstract
La vicenda italiana relativa alla disciplina giuridica dell’indicazione made in Italy vede ancora una volta contrapporsi, da un lato, alcuni settori produttivi schierati, in nome della tutela del consumatore, a favore dell’obbligatorietà dell’indicazione di origine estera sui prodotti ottenuti con fasi di lavorazione svolte all’estero, e dall’altro lato, quei settori industriali, tra cui quello dell’occhialeria, che, avendo già operato scelte di delocalizzazione, vi si oppongono.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.