L'articolo esamina criticamente la liberalizzazione del settore del gas e della distribuzione dei carburanti prevista dal DL 24 gennaio 2012 n. 1 confrontando la situazione italiana con quella dei principali paesi dell'UE. Anzitutto si mette in evidenza che è il peso della fiscalità più che quello dei costi di fornitura che fa sì che i prezzi italiani siano superiori a quelli medi europei. Sulla base dell'analisi del differenziale di prezzo dei carburanti si sostiene che, trascurando il peso delle accise, il risultato ottenibile in termini di riduzione di prezzo è modesto. Per quanto riguarda il settore del gas, si sostiene che i prezzi italiani, depurati dalla fiscalità, non sono superiori a quelli europei e che la separazione proprietaria della rete non potrà portare ai benefici attesi in quanto elemento non decisivo per l'accrescimento della concorrenza.
Liberalizzazioni per la crescita: quale contributo da carburanti e gas?
DE PAOLI, LUIGI
2012
Abstract
L'articolo esamina criticamente la liberalizzazione del settore del gas e della distribuzione dei carburanti prevista dal DL 24 gennaio 2012 n. 1 confrontando la situazione italiana con quella dei principali paesi dell'UE. Anzitutto si mette in evidenza che è il peso della fiscalità più che quello dei costi di fornitura che fa sì che i prezzi italiani siano superiori a quelli medi europei. Sulla base dell'analisi del differenziale di prezzo dei carburanti si sostiene che, trascurando il peso delle accise, il risultato ottenibile in termini di riduzione di prezzo è modesto. Per quanto riguarda il settore del gas, si sostiene che i prezzi italiani, depurati dalla fiscalità, non sono superiori a quelli europei e che la separazione proprietaria della rete non potrà portare ai benefici attesi in quanto elemento non decisivo per l'accrescimento della concorrenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.