L’estimo di Carlo V è stato a lungo considerato emblema del malgoverno spagnolo sullo Stato di Milano: un giudizio, formatosi in seno alla nuova amministrazione asburgica nel settecento, ripreso acriticamente da quasi tutta la storiografia. L’articolo si propone, utilizzando anche fonti inedite, di riconsiderare i motivi alla base della formazione dell’estimo, con un’attenta ricostruzione del sistema fiscale lombardo del cinquecento. Analizza il processo di riforma considerando le sue ricadute a livello centrale e locale, in particolare nel rapporto tra città e contadi e tra Milano e le altre città dello stato. L’autore dimostra che la riforma carolina, di pari passo con le altre innovazioni fiscali promosse dai governi spagnoli nel secondo cinquecento, favorì un sostanziale cambiamento dei rapporti di forza fiscali (e politici) tra i vari corpi dello stato
L'estimo di Carlo V (1543-1599) e il perticato del 1558. Per un riesame delle riforme fiscali nello Stato di Milano del secondo cinquecento
DI TULLIO, MATTEO
2011
Abstract
L’estimo di Carlo V è stato a lungo considerato emblema del malgoverno spagnolo sullo Stato di Milano: un giudizio, formatosi in seno alla nuova amministrazione asburgica nel settecento, ripreso acriticamente da quasi tutta la storiografia. L’articolo si propone, utilizzando anche fonti inedite, di riconsiderare i motivi alla base della formazione dell’estimo, con un’attenta ricostruzione del sistema fiscale lombardo del cinquecento. Analizza il processo di riforma considerando le sue ricadute a livello centrale e locale, in particolare nel rapporto tra città e contadi e tra Milano e le altre città dello stato. L’autore dimostra che la riforma carolina, di pari passo con le altre innovazioni fiscali promosse dai governi spagnoli nel secondo cinquecento, favorì un sostanziale cambiamento dei rapporti di forza fiscali (e politici) tra i vari corpi dello statoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.