Il lavoro tenta di mostrare come il consueto modo di interpretare l'esperienza e il pensiero del nulla nel cammino poetico-artistico di Leopardi sia inattendibile. Il nulla, in Leopardi, non può essere inteso come l'indicazione del c.d. "non-ente" nel senso del del "nihil negativum" della tradizione (come è presupposto, ad esempio, nell'interpretazione di E. Severino), ma piuttosto come un tratto costitutivo dello stesso essere e del suo più semplice significato. Questa congettura è mostrata mediante opportuni riferimentI a degli importanti passi dello Zibaldone oltre che ad alcuni esemplari brani di alcune sue note poesie. La tesi è che Leopardi anticipi, a suo modo, la Seinsfrage nel senso di Heidegger.
Pensare il nulla. Leopardi, Heidegger
ZACCARIA, GINO SECONDO
2011
Abstract
Il lavoro tenta di mostrare come il consueto modo di interpretare l'esperienza e il pensiero del nulla nel cammino poetico-artistico di Leopardi sia inattendibile. Il nulla, in Leopardi, non può essere inteso come l'indicazione del c.d. "non-ente" nel senso del del "nihil negativum" della tradizione (come è presupposto, ad esempio, nell'interpretazione di E. Severino), ma piuttosto come un tratto costitutivo dello stesso essere e del suo più semplice significato. Questa congettura è mostrata mediante opportuni riferimentI a degli importanti passi dello Zibaldone oltre che ad alcuni esemplari brani di alcune sue note poesie. La tesi è che Leopardi anticipi, a suo modo, la Seinsfrage nel senso di Heidegger.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.