Il caso Northern Rock – una crisi di liquidità di origine esclusivamente esogena – é una miniera di insegnamenti. La redditività e la solvibilità aziendali non sono condizione sufficiente per la stabilità del passivo e l’ottenimento di liquidità dal mercato. La cartolarizzazione impone un forte stress alla trasformazione delle scadenze dell’intermediario creditizio. Le leve finanziarie dei nuovi modelli di intermediazione creditizia e wholesale- e market-funded sono poco conosciute e particolarmente insidiose. Il rischio di controparte verso i creditori può essere maggiore di quello verso i debitori. Il wholesale funding da agenti finanziari caratterizzati da leva elevata è intrinsecamente instabile. Se la crisi di liquidità è sistemica, il prestito di ultima istanza della Banca Centrale può rivelarsi inefficace. La marketability delle attività illiquide delle banche è in larga parte convenzionale e illusoria. Esiste un’area ingovernabile di rischi remoti, imprevedibili e perciò inattesi. L’intermediario creditizio assume rischi dai quali non può proteggersi. Rigore, adeguatezza e fallacia degli stress test. Il comandamento della “sana e prudente gestione” è wishful thinking, se l’azione del banchiere è guidata da un sistema incentivi-valori che premia la competizione e il profitto. A livello sistemico il trade off fra stabilità ed efficienza deve essere riconsiderato secondo un principio di sana e prudente regolamentazione. Insomma, un breve racconto di ossimori, paradossi ed equivoci.
Lo strano caso di Northern Rock
MOTTURA, PAOLO MARIA
2010
Abstract
Il caso Northern Rock – una crisi di liquidità di origine esclusivamente esogena – é una miniera di insegnamenti. La redditività e la solvibilità aziendali non sono condizione sufficiente per la stabilità del passivo e l’ottenimento di liquidità dal mercato. La cartolarizzazione impone un forte stress alla trasformazione delle scadenze dell’intermediario creditizio. Le leve finanziarie dei nuovi modelli di intermediazione creditizia e wholesale- e market-funded sono poco conosciute e particolarmente insidiose. Il rischio di controparte verso i creditori può essere maggiore di quello verso i debitori. Il wholesale funding da agenti finanziari caratterizzati da leva elevata è intrinsecamente instabile. Se la crisi di liquidità è sistemica, il prestito di ultima istanza della Banca Centrale può rivelarsi inefficace. La marketability delle attività illiquide delle banche è in larga parte convenzionale e illusoria. Esiste un’area ingovernabile di rischi remoti, imprevedibili e perciò inattesi. L’intermediario creditizio assume rischi dai quali non può proteggersi. Rigore, adeguatezza e fallacia degli stress test. Il comandamento della “sana e prudente gestione” è wishful thinking, se l’azione del banchiere è guidata da un sistema incentivi-valori che premia la competizione e il profitto. A livello sistemico il trade off fra stabilità ed efficienza deve essere riconsiderato secondo un principio di sana e prudente regolamentazione. Insomma, un breve racconto di ossimori, paradossi ed equivoci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.