Le imprese, specialmente se società per azioni quotate, possono dotarsi di risorse finanziarie caratterizzate, come nel caso di emissione di particolari tipi di azioni e di obbligazioni, da un contenuto sostanziale che non le rende incontrovertibilmente riconducibili a capitale di rischio e a capitale di debito o che presentano simultaneamente le caratteristiche proprie di entrambe le forme di finanziamento. I problemi suscitati dagli strumenti finanziari innovativi, non riconducibili, peraltro, solamente ad emissioni azionarie e ad obbligazionarie, sono molteplici e di portata tale da richiedere ripensamenti e interventi su più fronti. Si impongono, in particolare, disposizioni di carattere legislativo per una tutela del risparmio, al fine di impedire che si possano produrre effetti traslativi del rischio di impresa su finanziatori non adeguatamente compensati da diritti partecipativi, sia di contenuto patrimoniale, sia di controllo sulle scelte di impresa attraverso la partecipazione alle delibere assembleari; si impongono, altresì, norme che rafforzino la trasparenza dell'informativa relativa al contenuto sostanziale dei nuovi strumenti finanziari, non solo in occasione della loro emissione, ma anche nell'ambito dell'informativa di bilancio. Su un piano economico aziendale, la diffusione di strumenti innovativi di capitale e di debito impone riflessioni sull'impatto che essi esercitano sugli assetti patrimoniali, finanziari e reddituali d'impresa e sulle implicazioni che ne derivano ai fini del mantenimento e dell'apprezzamento del suo equilibrio economico-finanziario. L'articolo si sofferma, in particolare, sulle risposte offerte a tali problematiche dalla riforma del diritto societario e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
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Titolo: | Nuovi strumenti di finanziamento e ricerca di un equilibrio tra flessibilità e governo delle imprese |
Data di pubblicazione: | 2006 |
Autori: | |
Autori: | DE CICCO, Roberto |
Rivista: | RIVISTA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI |
Abstract: | Le imprese, specialmente se società per azioni quotate, possono dotarsi di risorse finanziarie caratterizzate, come nel caso di emissione di particolari tipi di azioni e di obbligazioni, da un contenuto sostanziale che non le rende incontrovertibilmente riconducibili a capitale di rischio e a capitale di debito o che presentano simultaneamente le caratteristiche proprie di entrambe le forme di finanziamento. I problemi suscitati dagli strumenti finanziari innovativi, non riconducibili, peraltro, solamente ad emissioni azionarie e ad obbligazionarie, sono molteplici e di portata tale da richiedere ripensamenti e interventi su più fronti. Si impongono, in particolare, disposizioni di carattere legislativo per una tutela del risparmio, al fine di impedire che si possano produrre effetti traslativi del rischio di impresa su finanziatori non adeguatamente compensati da diritti partecipativi, sia di contenuto patrimoniale, sia di controllo sulle scelte di impresa attraverso la partecipazione alle delibere assembleari; si impongono, altresì, norme che rafforzino la trasparenza dell'informativa relativa al contenuto sostanziale dei nuovi strumenti finanziari, non solo in occasione della loro emissione, ma anche nell'ambito dell'informativa di bilancio. Su un piano economico aziendale, la diffusione di strumenti innovativi di capitale e di debito impone riflessioni sull'impatto che essi esercitano sugli assetti patrimoniali, finanziari e reddituali d'impresa e sulle implicazioni che ne derivano ai fini del mantenimento e dell'apprezzamento del suo equilibrio economico-finanziario. L'articolo si sofferma, in particolare, sulle risposte offerte a tali problematiche dalla riforma del diritto societario e dai principi contabili internazionali IAS/IFRS. |
Appare nelle tipologie: | 01 - Article in academic journal / Articolo su rivista Scientifica |