La controversa questione concernente l’ammissibilità dell’esercizio dell’azione civile nel procedimento a carico degli enti è affrontata dalla Cassazione a partire dalla constatazione che nell’ordinamento non mancano analoghe preclusioni alla costituzione di parte civile in sede penale. La Corte si sofferma quindi sulla natura dell’illecito in relazione al quale è chiamata a rispondere la persona giuridica, predicandone la netta autonomia dal reato-presupposto, unica fonte di pregiudizi suscettibili di risarcimento. L’ente è dunque rimproverabile per fatto proprio nell’ambito di una fattispecie complessa e il giudizio di colpevolezza si atteggia in chiave eminentemente normativa.
Il fatto illecito dell’ente e la costituzione di parte civile nel processo ex d.lgs. n. 231/2001
MUCCIARELLI, FRANCESCO
2011
Abstract
La controversa questione concernente l’ammissibilità dell’esercizio dell’azione civile nel procedimento a carico degli enti è affrontata dalla Cassazione a partire dalla constatazione che nell’ordinamento non mancano analoghe preclusioni alla costituzione di parte civile in sede penale. La Corte si sofferma quindi sulla natura dell’illecito in relazione al quale è chiamata a rispondere la persona giuridica, predicandone la netta autonomia dal reato-presupposto, unica fonte di pregiudizi suscettibili di risarcimento. L’ente è dunque rimproverabile per fatto proprio nell’ambito di una fattispecie complessa e il giudizio di colpevolezza si atteggia in chiave eminentemente normativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.