Una progettata modifica al D.Lgs. n. 231/01: la certificazione del modello come causa di esclusione della responsabilità

A circa dieci anni dalla sua entrata in vigore il corpus normativo in tema di responsabilita` amministrativa da reato degli enti denuncia vistose carenze che suggeriscono l’opportunita` di una riforma, anche in ragione del continuo (e non sempre coerente) ampliamento del catalogo dei reati-presupposto e delle talvolta controverse applicazioni giurisprudenziali. Il recente Schema modificativo del D.Lgs. n. 231/01, di matrice governativa, costituisce un significativo spunto di riflessione. Tra le proposte di riforma si segnalano l’abbandono del meccanismo di inversione dell’onere probatorio per gli illeciti commessi da soggetti «apicali» e talune precisazioni - non sempre condivisibili sulla conformazione del Modello e sul ruolo dell’OdV. La novita` di maggiore portata concerne tuttavia l’efficacia «scriminante» per l’ente (quanto meno nelle intenzioni della riforma) da attribuire a modelli organizzativi la cui idoneita` sia attestata - sotto comminatoria penale e amministrativa - da appositi «certificatori».