Dimissioni del lavoratore: Libertà di forma e primato della volontà

Se il diritto del lavoro persegue con la tutela del posto di lavoro uno dei suoi fini caratterizzanti, le dimissioni del lavoratore ne costituiscono la contraddizione, ma consentita e legittima perché prodotta dall'autonomia del soggetto tutelato. In questa prospettiva assume un rilievo centrale la valutazione della volontà risolutoria espressa dal lavoratore, in quanto soggetto contrattuale debole rispetto alla controparte datoriale. In questo saggio si propongono soluzioni interpretative che coniugano i principi generali privatistici in tema di manifestazione della volontà, contrattuale, con la specificità della cifra giuslavoristica.