Il libro si è posto l’obiettivo di verificare se e in quali forme la logistica possa costituire un mezzo per il recupero di competitività delle aziende alimentari. La corretta gestione dei processi logistici permette, infatti, sia di ridurre una parte rilevante dei costi operativi sostenuti dalle aziende, sia di promuovere e supportare azioni tese al miglioramento del livello di servizio e, conseguentemente, del potenziale di vendita. La ricerca si è sviluppata attraverso una serie di passi di seguito illustrati. In primo luogo, si sono effettuati alcuni focus group con soggetti operanti nel settore al fine di condividere le linee guida della ricerca e indirizzare la definizione del modello di riferimento. E’ stata poi condotta un’analisi degli articoli e dei casi pubblicati nella letteratura nazionale e internazionale con l’obiettivo di identificare le prassi di natura logistica che potessero avere un impatto diretto o indiretto sulla competitività aziendale. Sulla base di questi input, si è proceduto alla formalizzazione di un modello di riferimento che mette in relazione la competitività aziendale, i driver di natura logistica e le più rilevanti prassi logistiche. A tal fine, si è deciso di ricorrere a un modello generalmente impiegato nell’ambito della qualità per evidenziare le connessioni tra gli effetti di un problema e le possibili determinanti. Tale strumento, comunemente conosciuto come diagramma di Ishikawa o fish bone diagram, viene riproposto in questa sede al fine di sottolineare le relazioni qualitative tra la competitività, alcuni driver logistici capaci di influenzarla e alcune prassi di gestione che possono essere ricondotte ai driver evidenziati. Le relazioni identificate all’interno del modello, insieme ad altre tematiche ritenute di interesse per l’obiettivo della presente ricerca, sono state considerate nello sviluppo di un questionario che è stato somministrato a un campione di aziende produttrici appartenenti al settore alimentare. Da ultimo, si è proceduto con l’analisi di alcuni casi aziendali nazionali e internazionali, con l’obiettivo di approfondire le potenzialità di alcune prassi logistiche che l’indagine empirica effettuata attraverso i questionari ha messo in risalto. La stesura del rapporto segue sostanzialmente lo sviluppo logico delle fasi del progetto di ricerca che sono state appena delineate. Nel capitolo 1 si propone la descrizione della supply chain all’interno del settore alimentare, con particolare riferimento al ruolo rivestito dai singoli attori e alle criticità più evidenti che caratterizzano la sua gestione. Nel capitolo 2 vengono presentate le dinamiche strutturali e congiunturali che sono alla base della perdita di competitività delle aziende produttrici operanti nel settore alimentare. Nel capitolo 3 viene illustrato il modello che mette in relazione, secondo una logica causa-effetto, alcuni driver di competitività con le principali prassi logistiche. Nel capitolo 4 si presentano, invece, i risultati dell’indagine empirica che è stata condotta grazie ai dati raccolti attraverso il questionario sviluppato sulla base del modello. Le prassi più rilevanti sono state oggetto di un’analisi di maggiore dettaglio attraverso lo sviluppo di alcuni casi specifici che sono riportati nel capitolo 5. Nell’ultimo capitolo si propone una sintesi delle principali evidenze emerse sia attraverso l’indagine empirica svolta sul campione di aziende, sia attraverso l’analisi dei casi.
Competere con la logistica. Esperienze innovative nella supply chain alimentare
M. Bettucci;SECCHI, RAFFAELE;VERONESI, VITTORIA
2009
Abstract
Il libro si è posto l’obiettivo di verificare se e in quali forme la logistica possa costituire un mezzo per il recupero di competitività delle aziende alimentari. La corretta gestione dei processi logistici permette, infatti, sia di ridurre una parte rilevante dei costi operativi sostenuti dalle aziende, sia di promuovere e supportare azioni tese al miglioramento del livello di servizio e, conseguentemente, del potenziale di vendita. La ricerca si è sviluppata attraverso una serie di passi di seguito illustrati. In primo luogo, si sono effettuati alcuni focus group con soggetti operanti nel settore al fine di condividere le linee guida della ricerca e indirizzare la definizione del modello di riferimento. E’ stata poi condotta un’analisi degli articoli e dei casi pubblicati nella letteratura nazionale e internazionale con l’obiettivo di identificare le prassi di natura logistica che potessero avere un impatto diretto o indiretto sulla competitività aziendale. Sulla base di questi input, si è proceduto alla formalizzazione di un modello di riferimento che mette in relazione la competitività aziendale, i driver di natura logistica e le più rilevanti prassi logistiche. A tal fine, si è deciso di ricorrere a un modello generalmente impiegato nell’ambito della qualità per evidenziare le connessioni tra gli effetti di un problema e le possibili determinanti. Tale strumento, comunemente conosciuto come diagramma di Ishikawa o fish bone diagram, viene riproposto in questa sede al fine di sottolineare le relazioni qualitative tra la competitività, alcuni driver logistici capaci di influenzarla e alcune prassi di gestione che possono essere ricondotte ai driver evidenziati. Le relazioni identificate all’interno del modello, insieme ad altre tematiche ritenute di interesse per l’obiettivo della presente ricerca, sono state considerate nello sviluppo di un questionario che è stato somministrato a un campione di aziende produttrici appartenenti al settore alimentare. Da ultimo, si è proceduto con l’analisi di alcuni casi aziendali nazionali e internazionali, con l’obiettivo di approfondire le potenzialità di alcune prassi logistiche che l’indagine empirica effettuata attraverso i questionari ha messo in risalto. La stesura del rapporto segue sostanzialmente lo sviluppo logico delle fasi del progetto di ricerca che sono state appena delineate. Nel capitolo 1 si propone la descrizione della supply chain all’interno del settore alimentare, con particolare riferimento al ruolo rivestito dai singoli attori e alle criticità più evidenti che caratterizzano la sua gestione. Nel capitolo 2 vengono presentate le dinamiche strutturali e congiunturali che sono alla base della perdita di competitività delle aziende produttrici operanti nel settore alimentare. Nel capitolo 3 viene illustrato il modello che mette in relazione, secondo una logica causa-effetto, alcuni driver di competitività con le principali prassi logistiche. Nel capitolo 4 si presentano, invece, i risultati dell’indagine empirica che è stata condotta grazie ai dati raccolti attraverso il questionario sviluppato sulla base del modello. Le prassi più rilevanti sono state oggetto di un’analisi di maggiore dettaglio attraverso lo sviluppo di alcuni casi specifici che sono riportati nel capitolo 5. Nell’ultimo capitolo si propone una sintesi delle principali evidenze emerse sia attraverso l’indagine empirica svolta sul campione di aziende, sia attraverso l’analisi dei casi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.