L’a. esamina i profili di responsabilità conseguenti alla violazione del divieto di venire contra factum proprium. A tal fine, preso atto che non è dato rinvenire un princi-pio generale che vieti il comportamento contraddittorio, l’a. distingue tra formulazione di un giudizio di fatto, relativamente cioè al riscontro, sul piano fattuale, di una «condot-ta contraddittoria», da un lato; e formulazione di un giudizio di valore, relativamente cioè al trattamento giuridico della contraddizione - in ipotesi - riscontrata, da altro lato. La necessità di formulare, in ogni caso, un giudizio di valore induce l’a. a dubitare dell’utilità del brocardo ai fini della soluzione di controversie e, di conseguenza, della determinabilità, in via generale, degli eventuali profili di responsabilità conseguenti alla sua violazione.
Venire contra factum proprium e responsabilità
SCARSO, ALESSANDRO PIETRO
2009
Abstract
L’a. esamina i profili di responsabilità conseguenti alla violazione del divieto di venire contra factum proprium. A tal fine, preso atto che non è dato rinvenire un princi-pio generale che vieti il comportamento contraddittorio, l’a. distingue tra formulazione di un giudizio di fatto, relativamente cioè al riscontro, sul piano fattuale, di una «condot-ta contraddittoria», da un lato; e formulazione di un giudizio di valore, relativamente cioè al trattamento giuridico della contraddizione - in ipotesi - riscontrata, da altro lato. La necessità di formulare, in ogni caso, un giudizio di valore induce l’a. a dubitare dell’utilità del brocardo ai fini della soluzione di controversie e, di conseguenza, della determinabilità, in via generale, degli eventuali profili di responsabilità conseguenti alla sua violazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.