L'articolo affronta il tema della razionalità individuale, intesa quale elemento che nella teoria economica spiega le azioni dei soggetti. Obiettivo dell'indagine è l'analisi dei punti di debolezza della razionalità di tipo strumentale, basata sulla sola logica mezzi-fine, alla base della teoria economica dominante; tale approccio non si mostra infatti in grado di spiegare i comportamenti dei soggetti in condizioni ambientali complesse. Quando il ruolo degli individui nelle organizzazioni diviene determinante per la sopravvivenza di queste ultimein virtù del coinvolgimento degli individui stessi nella generazione e diffusione di conoscenza, il paradigma di razionalità strumentale perde efficacia esplicativa dei meccanismi di creazione, diffusione e crescita della conoscenza. Muovendo dalla domanda "Una razionalità individuale che risponda alla sola logica mezzi-fine si mostra adeguata a spiegare il comportamento degli attori economici quando una conoscenza di crescente complessità diviene l'elemento centrale del vantaggio competitivo dell'impresa?", l'articolo propone un paradigma di razionalità fondato sulla comunicazione, secondo un'intuizione tramandataci da Habermas e che l'articolo applica alle organizzaioni economici.
Conoscenza organizzativa, linguaggio e razionalità individuale
CIRRINCIONE, ARMANDO
2004
Abstract
L'articolo affronta il tema della razionalità individuale, intesa quale elemento che nella teoria economica spiega le azioni dei soggetti. Obiettivo dell'indagine è l'analisi dei punti di debolezza della razionalità di tipo strumentale, basata sulla sola logica mezzi-fine, alla base della teoria economica dominante; tale approccio non si mostra infatti in grado di spiegare i comportamenti dei soggetti in condizioni ambientali complesse. Quando il ruolo degli individui nelle organizzazioni diviene determinante per la sopravvivenza di queste ultimein virtù del coinvolgimento degli individui stessi nella generazione e diffusione di conoscenza, il paradigma di razionalità strumentale perde efficacia esplicativa dei meccanismi di creazione, diffusione e crescita della conoscenza. Muovendo dalla domanda "Una razionalità individuale che risponda alla sola logica mezzi-fine si mostra adeguata a spiegare il comportamento degli attori economici quando una conoscenza di crescente complessità diviene l'elemento centrale del vantaggio competitivo dell'impresa?", l'articolo propone un paradigma di razionalità fondato sulla comunicazione, secondo un'intuizione tramandataci da Habermas e che l'articolo applica alle organizzaioni economici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.