La rassegna analizza alcune recenti sentenze della Corte di giustizia relative al riconoscimento dei costi e delle perdite degli stabilimenti secondari e al trattamento fiscale di partnership estere. In particolare, il primo gruppo di sentenze analizzate trattano la tematica della tassazione dei gruppi comunitari e del riconoscimento in capo alla casa madre di costi o perdite sostenuti in relazione ad una propria filiale o succursale comunitaria. L'A. evidenzia un'inversione di tendenza della Corte: mentre prima tendeva a tacciare di incostituzionalità norme statali perché considerava prioritario l'obiettivo della creazione del mercato unico, ora la Corte riconosce la validità delle cause di giustificazione, analizzate alla luce del principio di proporzionalità. Il secondo tema trattato riguarda la compatibilità comunitaria di una normativa di uno Stato membro che, a fini antielusivi, ai fini dell'eliminazione della doppia imposizione sugli utili di una partnership estera, considera applicabile il metodo del credito di imposta in luogo del metodo dell'esenzione. La Corte, attraverso l'applicazione del principio di non discriminazione, non riscontra una violazione del diritto comunitario.
Evoluzione della giurisprudenza comunitaria in materia di imposte dirette: quali prospettive?
DEL SOLE, ALESSANDRA;GARBARINO, CARLO
2008
Abstract
La rassegna analizza alcune recenti sentenze della Corte di giustizia relative al riconoscimento dei costi e delle perdite degli stabilimenti secondari e al trattamento fiscale di partnership estere. In particolare, il primo gruppo di sentenze analizzate trattano la tematica della tassazione dei gruppi comunitari e del riconoscimento in capo alla casa madre di costi o perdite sostenuti in relazione ad una propria filiale o succursale comunitaria. L'A. evidenzia un'inversione di tendenza della Corte: mentre prima tendeva a tacciare di incostituzionalità norme statali perché considerava prioritario l'obiettivo della creazione del mercato unico, ora la Corte riconosce la validità delle cause di giustificazione, analizzate alla luce del principio di proporzionalità. Il secondo tema trattato riguarda la compatibilità comunitaria di una normativa di uno Stato membro che, a fini antielusivi, ai fini dell'eliminazione della doppia imposizione sugli utili di una partnership estera, considera applicabile il metodo del credito di imposta in luogo del metodo dell'esenzione. La Corte, attraverso l'applicazione del principio di non discriminazione, non riscontra una violazione del diritto comunitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.