Il lavoro propone un’analisi della redistribuzione e della ripartizione del rischio fra territori regionali italiani prodotta dall’intervento pubblico per il periodo 1996-2002. Rispetto alla letteratura esistente l’indagine fornisce le stime degli effetti per i vari comparti della Pubblica amministrazione (Amministrazione centrale, Amministrazioni regionali, Amministrazioni locali ed Enti previdenziali) e distingue i flussi di risorse “orizzontali”, che interessano un solo livello di governo, dalle relazioni verticali, ossia dagli interventi finanziati da trasferimenti dalle Amministrazioni centrali. La stime indicano un livello di redistribuzione interregionale particolarmente elevato sia rispetto alle stime presenti nella letteratura riferite ad altri paesi industrializzati sia rispetto alle stime realizzate da Decressin (2002) per il nostro paese per il periodo 1983-1992. Gran parte dell’azione redistributiva va attribuita alla struttura delle entrate dell’Amministrazione centrale e in subordine alla progressività della spesa delle Amministrazioni regionali e locali. Circa tre quarti della redistribuzione si realizza attraverso flussi di risorse “orizzontali” che interessano un solo livello di governo. Un quarto è invece spiegato dalle relazioni verticali, ossia dagli interventi finanziati da trasferimenti dalle Amministrazioni centrali. L’analisi sulla ripartizione del rischio ha evidenziato un comportamento pro-ciclico delle entrate delle Amministrazioni centrali e un forte anti-ciclicità della spesa degli Enti previdenziali. Le Amministrazioni regionali svolgono un ruolo assicurativo, seppur limitato, mentre l’intervento delle Amministrazioni locali sembra ampliare, seppur di poco, le oscillazioni del reddito.

Redistribuzione e ripartizione del rischio fra territori regionali in Italia: il ruolo dei diversi livelli di governo.

ARACHI, GIAMPAOLO;FERRARIO, CATERINA;ZANARDI, ALBERTO
2006

Abstract

Il lavoro propone un’analisi della redistribuzione e della ripartizione del rischio fra territori regionali italiani prodotta dall’intervento pubblico per il periodo 1996-2002. Rispetto alla letteratura esistente l’indagine fornisce le stime degli effetti per i vari comparti della Pubblica amministrazione (Amministrazione centrale, Amministrazioni regionali, Amministrazioni locali ed Enti previdenziali) e distingue i flussi di risorse “orizzontali”, che interessano un solo livello di governo, dalle relazioni verticali, ossia dagli interventi finanziati da trasferimenti dalle Amministrazioni centrali. La stime indicano un livello di redistribuzione interregionale particolarmente elevato sia rispetto alle stime presenti nella letteratura riferite ad altri paesi industrializzati sia rispetto alle stime realizzate da Decressin (2002) per il nostro paese per il periodo 1983-1992. Gran parte dell’azione redistributiva va attribuita alla struttura delle entrate dell’Amministrazione centrale e in subordine alla progressività della spesa delle Amministrazioni regionali e locali. Circa tre quarti della redistribuzione si realizza attraverso flussi di risorse “orizzontali” che interessano un solo livello di governo. Un quarto è invece spiegato dalle relazioni verticali, ossia dagli interventi finanziati da trasferimenti dalle Amministrazioni centrali. L’analisi sulla ripartizione del rischio ha evidenziato un comportamento pro-ciclico delle entrate delle Amministrazioni centrali e un forte anti-ciclicità della spesa degli Enti previdenziali. Le Amministrazioni regionali svolgono un ruolo assicurativo, seppur limitato, mentre l’intervento delle Amministrazioni locali sembra ampliare, seppur di poco, le oscillazioni del reddito.
2006
9788815114853
BARCA F., CAPPIELLO F., RAVONI L., VOLPE M.
Federalismo, equità, sviluppo
Arachi, Giampaolo; Ferrario, Caterina; Zanardi, Alberto
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