Il tema della misurazione della performance d’impresa sta attraversando un momento di profondo ripensamento. Ciò è dovuto a diverse circostanze. In primo luogo, l’ineluttabile trascorre del tempo ha fatalmente determinato un naturale "invecchiamento" dei tradizionali modelli di misurazione dei risultati aziendali. L'osservazione dei mercati finanziari in cui si negoziano i capitali delle imprese, con il tempo divenuti più efficienti e dunque più considerati nell’orientare le scelte degli operatori economici, ha evidenziato comportamenti spesso non correlati con i tradizionali indicatori di performance. A ciò si aggiunga che negli ultimi due decenni sono stati oggetto di ripensamento e di ridefinizione anche i fini dell’impresa. Un ruolo importante in questa ottica è stato giocato dalla teoria del valore. Ancorché non da tutti condivisa, tale teoria ha inevitabilmente messo in discussione la significatività delle misure di performance già consolidate nella dottrina e nella prassi. Anche gli organismi esteri ed internazionali preposti alla emanazione dei Principi Contabili hanno cominciato a pensare a nuove configurazioni della perfomance d'impresa. Diversi documenti sono così stati dedicati al tema della financial performance. Su questo sfondo, il presente lavoro affronta, nel primo capitolo, i tradizionali strumenti di misurazione della performance d’impresa, ed in particolare il reddito di esercizio ed i flussi finanziari. La prospettiva di analisi è quella di evidenziarne la significatività ed i limiti rispetto all’apprezzamento della performance. Il secondo capitolo è dedicato allo studio delle misure di performance collegate alla teoria del valore. L’obiettivo è ancora quello si sottolineare i pregi e i limiti di tali indicatori, sia sul piano concettuale che operativo. L’analisi si indirizza quindi sulle tendenze in tema di financial performance emergenti dai principi contabili esteri ed internazionali (terzo capitolo). Il quarto capitolo si propone di saldare la prospettiva “finanziaria”, che ispira la teoria del valore e gli indicatori che da questa discendono, con quella “contabile”, espressione ancora del retaggio che deriva dal reddito di esercizio e delle tendenze in tema di financial performance. L’obiettivo è quello di abbozzare una proposta di riformulazione del concetto di risultato di periodo su cui riflettere.

La misurazione della performance d´impresa. Strumenti e schemi

POZZA, LORENZO
2000

Abstract

Il tema della misurazione della performance d’impresa sta attraversando un momento di profondo ripensamento. Ciò è dovuto a diverse circostanze. In primo luogo, l’ineluttabile trascorre del tempo ha fatalmente determinato un naturale "invecchiamento" dei tradizionali modelli di misurazione dei risultati aziendali. L'osservazione dei mercati finanziari in cui si negoziano i capitali delle imprese, con il tempo divenuti più efficienti e dunque più considerati nell’orientare le scelte degli operatori economici, ha evidenziato comportamenti spesso non correlati con i tradizionali indicatori di performance. A ciò si aggiunga che negli ultimi due decenni sono stati oggetto di ripensamento e di ridefinizione anche i fini dell’impresa. Un ruolo importante in questa ottica è stato giocato dalla teoria del valore. Ancorché non da tutti condivisa, tale teoria ha inevitabilmente messo in discussione la significatività delle misure di performance già consolidate nella dottrina e nella prassi. Anche gli organismi esteri ed internazionali preposti alla emanazione dei Principi Contabili hanno cominciato a pensare a nuove configurazioni della perfomance d'impresa. Diversi documenti sono così stati dedicati al tema della financial performance. Su questo sfondo, il presente lavoro affronta, nel primo capitolo, i tradizionali strumenti di misurazione della performance d’impresa, ed in particolare il reddito di esercizio ed i flussi finanziari. La prospettiva di analisi è quella di evidenziarne la significatività ed i limiti rispetto all’apprezzamento della performance. Il secondo capitolo è dedicato allo studio delle misure di performance collegate alla teoria del valore. L’obiettivo è ancora quello si sottolineare i pregi e i limiti di tali indicatori, sia sul piano concettuale che operativo. L’analisi si indirizza quindi sulle tendenze in tema di financial performance emergenti dai principi contabili esteri ed internazionali (terzo capitolo). Il quarto capitolo si propone di saldare la prospettiva “finanziaria”, che ispira la teoria del valore e gli indicatori che da questa discendono, con quella “contabile”, espressione ancora del retaggio che deriva dal reddito di esercizio e delle tendenze in tema di financial performance. L’obiettivo è quello di abbozzare una proposta di riformulazione del concetto di risultato di periodo su cui riflettere.
2000
EGEA
9788823806634
Pozza, Lorenzo
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