Lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha aperto nuove opportunità alle imprese nella gestione sia dei processi e delle attività interne che delle relazioni con il mercato. L’impatto delle nuove tecnologie si è andato manifestando non soltanto in termini di riduzione dei tempi e dei costi associati a molte attività, ma anche di variazione sostanziale del contenuto di alcune di queste attività. L’elemento su cui la recente rivoluzione tecnologica ha impattato in maniera più evidente è rappresentato dalle modalità di interazione tra i differenti attori del sistema economico. Le potenzialità di connessione si sono, infatti, moltiplicate e questo processo non si è realizzato a scapito della ricchezza del contenuto informativo della relazione. La tecnologia, in generale, e Internet, in modo particolare, non soltanto estendono in maniera teoricamente infinita, il numero di legami per ogni singolo nodo della rete, ma al contempo amplificano il contenuto di questi legami in termini di ricchezza di informazione che transita attraverso di essi. L’economia fordista è, infatti, fondata sull’esistenza di un trade-off ineliminabile tra reach e richness , che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione consentono in qualche modo di superare, offrendo l’opportunità ai singoli attori presenti nella rete di connettersi virtualmente con tutti gli altri e scambiare o integrare le reciproche conoscenze. Tale opportunità, tuttavia, anziché determinare una moltiplicazione di relazioni e connessioni, o meglio dopo averla procurata solo in prima istanza, ha, in seguito, rappresentato l’origine e la causa principale dell’emergere di un numero rilevante di nuovi operatori, definiti informediari. L’accezione di ‘nuovò è legata fondamentalmente al contenuto innovativo dell’attività da essi svolta. Essi, infatti, non si configurano come semplici ‘intermediari informativì, dal momento che l’attività che essi realizzano va ben oltre quella che gli intermediari hanno da sempre svolto, ossia di trasferire prodotti e informazioni tra unità fisicamente e cognitivamente separate o la cui interazione diretta risulta in qualche modo costosa. Il ruolo degli informediari è molto più complesso nella misura in cui esso non si riduce ad un trasferimento spaziale di prodotti e informazioni, ma si sostanzia in un’attività di vera e propria gestione delle informazioni finalizzata allo sviluppo di un servizio di supporto sostanziale ai soggetti che con essi interagiscono. La connettività della rete comporta, infatti, anche un’esplosione della quantità di informazioni disponibili e richiede l’intervento di terze parti che siano in grado di selezionare e ‘lavorarè su queste informazioni in modo che esse risultino intellegibili e trasparenti, oltre che ricettibili ad un costo limitato in termini di tempo. Al contempo, gli infomediari realizzano una funzione di ‘affiliazionè dei soggetti che essi supportano, nella misura in cui tendono a sviluppare delle relazioni di lungo periodo funzionali all’esplicazione del loro ruolo di gestori delle informazioni che transitano sulla rete. L’obiettivo del presente capitolo è di evidenziare, dopo un rapido excursus sul ruolo e le funzioni svolti dagli intermediari nel sistema economico e l’impatto più generale esercitato da Internet sui canali distributivi, le motivazioni sottostanti all’emergere di questi nuovi operatori – gli informediari. Dopo aver analizzato le configurazioni assunte dall’attività di questi operatori, la parte finale del lavoro è dedicata all’analisi delle peculiarità che l’attività da essi svolta acquisisce nei settori del business to consumer e del business to business.

La metamediazione: gestire le interazioni in un’economia virtuale

PRANDELLI, EMANUELA
2001

Abstract

Lo sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha aperto nuove opportunità alle imprese nella gestione sia dei processi e delle attività interne che delle relazioni con il mercato. L’impatto delle nuove tecnologie si è andato manifestando non soltanto in termini di riduzione dei tempi e dei costi associati a molte attività, ma anche di variazione sostanziale del contenuto di alcune di queste attività. L’elemento su cui la recente rivoluzione tecnologica ha impattato in maniera più evidente è rappresentato dalle modalità di interazione tra i differenti attori del sistema economico. Le potenzialità di connessione si sono, infatti, moltiplicate e questo processo non si è realizzato a scapito della ricchezza del contenuto informativo della relazione. La tecnologia, in generale, e Internet, in modo particolare, non soltanto estendono in maniera teoricamente infinita, il numero di legami per ogni singolo nodo della rete, ma al contempo amplificano il contenuto di questi legami in termini di ricchezza di informazione che transita attraverso di essi. L’economia fordista è, infatti, fondata sull’esistenza di un trade-off ineliminabile tra reach e richness , che le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione consentono in qualche modo di superare, offrendo l’opportunità ai singoli attori presenti nella rete di connettersi virtualmente con tutti gli altri e scambiare o integrare le reciproche conoscenze. Tale opportunità, tuttavia, anziché determinare una moltiplicazione di relazioni e connessioni, o meglio dopo averla procurata solo in prima istanza, ha, in seguito, rappresentato l’origine e la causa principale dell’emergere di un numero rilevante di nuovi operatori, definiti informediari. L’accezione di ‘nuovò è legata fondamentalmente al contenuto innovativo dell’attività da essi svolta. Essi, infatti, non si configurano come semplici ‘intermediari informativì, dal momento che l’attività che essi realizzano va ben oltre quella che gli intermediari hanno da sempre svolto, ossia di trasferire prodotti e informazioni tra unità fisicamente e cognitivamente separate o la cui interazione diretta risulta in qualche modo costosa. Il ruolo degli informediari è molto più complesso nella misura in cui esso non si riduce ad un trasferimento spaziale di prodotti e informazioni, ma si sostanzia in un’attività di vera e propria gestione delle informazioni finalizzata allo sviluppo di un servizio di supporto sostanziale ai soggetti che con essi interagiscono. La connettività della rete comporta, infatti, anche un’esplosione della quantità di informazioni disponibili e richiede l’intervento di terze parti che siano in grado di selezionare e ‘lavorarè su queste informazioni in modo che esse risultino intellegibili e trasparenti, oltre che ricettibili ad un costo limitato in termini di tempo. Al contempo, gli infomediari realizzano una funzione di ‘affiliazionè dei soggetti che essi supportano, nella misura in cui tendono a sviluppare delle relazioni di lungo periodo funzionali all’esplicazione del loro ruolo di gestori delle informazioni che transitano sulla rete. L’obiettivo del presente capitolo è di evidenziare, dopo un rapido excursus sul ruolo e le funzioni svolti dagli intermediari nel sistema economico e l’impatto più generale esercitato da Internet sui canali distributivi, le motivazioni sottostanti all’emergere di questi nuovi operatori – gli informediari. Dopo aver analizzato le configurazioni assunte dall’attività di questi operatori, la parte finale del lavoro è dedicata all’analisi delle peculiarità che l’attività da essi svolta acquisisce nei settori del business to consumer e del business to business.
2001
9788823807570
S.VICARI A CURA DI
Il management nell’era della connessione.
Cillo, P; Prandelli, Emanuela
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