Nella materia dei controlli societari l’indipendenza non può essere considerata esclusivamente una qualità attinente alla sfera etica dell’individuo, ma va anche intesa quale assenza di condizioni che possano esporre i soggetti preposti a funzioni di controllo all’influenza del controllato. Configurata in questi termini, l’indipendenza è un requisito la cui esistenza è apprezzabile sulla base di determinati indici “esteriori” e costituisce un essenziale presupposto per l’efficienza del sistema dei controlli. In tale prospettiva, l’indipendenza assume un rilievo sistematico determinante, in quanto condizione necessaria per la, effettiva, separazione della funzione di amministrazione da quella controllo, che è posta a fondamento della struttura organizzativa della società per azioni. Così individuato il contenuto essenziale del concetto di indipendenza, è possibile constatare che alla base delle non coincidenti nozioni applicabili ai diversi attori del sistema dei controlli si riscontra un unico concetto di indipendenza, e che la funzione del corrispondente requisito è uniforme. Vi è, allora, “comunicabilità” tra le norme in materia di indipendenza rispettivamente previste per il revisore, per i componenti dell’organo di controllo, nonché per gli amministratori non esecutivi. L’indagine è funzionale ad un’interpretazione omogenea  per quanto rispettosa delle peculiarità che caratterizzano ciascun attore del sistema dei controlli  delle norme in materia di indipendenza e a porre in evidenza talune non trascurabili lacune della vigente disciplina, soltanto parte delle quali può essere colmata in via interpretativa.

Sistemi di controllo e indipendenza nelle società per azioni

STRAMPELLI, GIOVANNI
2013

Abstract

Nella materia dei controlli societari l’indipendenza non può essere considerata esclusivamente una qualità attinente alla sfera etica dell’individuo, ma va anche intesa quale assenza di condizioni che possano esporre i soggetti preposti a funzioni di controllo all’influenza del controllato. Configurata in questi termini, l’indipendenza è un requisito la cui esistenza è apprezzabile sulla base di determinati indici “esteriori” e costituisce un essenziale presupposto per l’efficienza del sistema dei controlli. In tale prospettiva, l’indipendenza assume un rilievo sistematico determinante, in quanto condizione necessaria per la, effettiva, separazione della funzione di amministrazione da quella controllo, che è posta a fondamento della struttura organizzativa della società per azioni. Così individuato il contenuto essenziale del concetto di indipendenza, è possibile constatare che alla base delle non coincidenti nozioni applicabili ai diversi attori del sistema dei controlli si riscontra un unico concetto di indipendenza, e che la funzione del corrispondente requisito è uniforme. Vi è, allora, “comunicabilità” tra le norme in materia di indipendenza rispettivamente previste per il revisore, per i componenti dell’organo di controllo, nonché per gli amministratori non esecutivi. L’indagine è funzionale ad un’interpretazione omogenea  per quanto rispettosa delle peculiarità che caratterizzano ciascun attore del sistema dei controlli  delle norme in materia di indipendenza e a porre in evidenza talune non trascurabili lacune della vigente disciplina, soltanto parte delle quali può essere colmata in via interpretativa.
2013
EGEA
9788823843967
Strampelli, Giovanni
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