Considerazioni introduttive. Sulla necessità di ricostruire per via interpretativa il regime tributario dei trusts di diritto estero. Delimitazione della sfera d'indagine ed esclusione di talune fattispecie peculiari rilevanti in base alla Convenzione de L'Aja. - La destinazione quale connotato peculiare del trust e fattispecie estranea alla struttura delle imposte indirette sui trasferimenti di ricchezza: precisazioni generali e metodologiche nella prospettiva del corretto inquadramento fiscale dei singoli atti negoziali. - La costituzione del trust: la possibile dicotomia negozio istitutivo/negozi dispositivi, le diverse fattispecie di negozio istitutivo e l'imposizione di registro. - Il trasferimento di cespiti patrimoniali dal settlor al trustee: le incertezze e l'evoluzione degli orientamenti in ordine alla rilevanza dei negozi dispositivi tra imposta di registro e imposta sulle donazioni. Lineamenti della nuova imposta sulle donazioni, dopo le modifiche apportate dalla l. 383/2001: certezze, punti fermi e reviviscenza della connotazione del tributo quale imposta d'atto. Le ambiguità e le questioni dubbie suscettibili di incidere sulla disciplina fiscale applicabile ai negozi dispositivi. Sull'ipotesi (appresso confutata) dell'espunzione delle liberalità indirette dal nuovo corpus normativo: il necessitato ricorso ad un modello atomistico di ricostruzione delle vicende negoziali del trust e conseguente rilevanza dei negozi dispositivi agli effetti dell'imposta di registro. La permanenza delle liberalità indirette anche nell'attuale tributo riformato: il ricorso in via generale ad un modello unitario di ricostruzione delle vicende negoziali e loro conseguente rilevanza ai fini dell'imposta sulle donazioni. - Il trasferimento dei cespiti patrimoniali dal settlor al trustee: considerazioni minime sull'applicabilità ai negozi dispositivi delle imposte ipotecaria e catastale e accenni sull'irrilevanza dei trasferimenti agli effetti della tassa sui contratti di borsa. - Il trasferimento del trust fund dal trustee ai beneficiaries. Gli atti di destinazione del trust fund nell'ipotesi (inaccettabile) di adozione del c.d. modello atomistico e loro conseguente sussumibilità nella sfera applicativa dell'imposta di registro. Gli atti di destinazione del trust fund nell'ipotesi (che si reputa corretta) di impiego del c.d. modello unitario e loro rilevanza quali liberalità indirette, a prescindere dal luogo di effettuazione dell'atto, agli effetti dell'imposizione sulle donazioni.

Trusts liberali e imposizione indiretta sui trasferimenti dopo le modifiche (L.n. 383/2001) al tributo sulle donazioni

CONTRINO, ANGELO
2004

Abstract

Considerazioni introduttive. Sulla necessità di ricostruire per via interpretativa il regime tributario dei trusts di diritto estero. Delimitazione della sfera d'indagine ed esclusione di talune fattispecie peculiari rilevanti in base alla Convenzione de L'Aja. - La destinazione quale connotato peculiare del trust e fattispecie estranea alla struttura delle imposte indirette sui trasferimenti di ricchezza: precisazioni generali e metodologiche nella prospettiva del corretto inquadramento fiscale dei singoli atti negoziali. - La costituzione del trust: la possibile dicotomia negozio istitutivo/negozi dispositivi, le diverse fattispecie di negozio istitutivo e l'imposizione di registro. - Il trasferimento di cespiti patrimoniali dal settlor al trustee: le incertezze e l'evoluzione degli orientamenti in ordine alla rilevanza dei negozi dispositivi tra imposta di registro e imposta sulle donazioni. Lineamenti della nuova imposta sulle donazioni, dopo le modifiche apportate dalla l. 383/2001: certezze, punti fermi e reviviscenza della connotazione del tributo quale imposta d'atto. Le ambiguità e le questioni dubbie suscettibili di incidere sulla disciplina fiscale applicabile ai negozi dispositivi. Sull'ipotesi (appresso confutata) dell'espunzione delle liberalità indirette dal nuovo corpus normativo: il necessitato ricorso ad un modello atomistico di ricostruzione delle vicende negoziali del trust e conseguente rilevanza dei negozi dispositivi agli effetti dell'imposta di registro. La permanenza delle liberalità indirette anche nell'attuale tributo riformato: il ricorso in via generale ad un modello unitario di ricostruzione delle vicende negoziali e loro conseguente rilevanza ai fini dell'imposta sulle donazioni. - Il trasferimento dei cespiti patrimoniali dal settlor al trustee: considerazioni minime sull'applicabilità ai negozi dispositivi delle imposte ipotecaria e catastale e accenni sull'irrilevanza dei trasferimenti agli effetti della tassa sui contratti di borsa. - Il trasferimento del trust fund dal trustee ai beneficiaries. Gli atti di destinazione del trust fund nell'ipotesi (inaccettabile) di adozione del c.d. modello atomistico e loro conseguente sussumibilità nella sfera applicativa dell'imposta di registro. Gli atti di destinazione del trust fund nell'ipotesi (che si reputa corretta) di impiego del c.d. modello unitario e loro rilevanza quali liberalità indirette, a prescindere dal luogo di effettuazione dell'atto, agli effetti dell'imposizione sulle donazioni.
2004
Contrino, Angelo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/3787849
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