La presente ricerca si focalizza sulla responsabilità sociale di impresa (RSI) con un particolare focus sul terzo settore. In essa si è cercato di analizzare la complessa triangolazione strumento di valutazione, settore pubblico e terzo settore, senza trascurare il lato aziendale necessario a comprendere l'adozione dello strumento stesso. Se si volesse usare una similitudine la RSI è come un mercato dove il prodotto si concretizza negli strumenti di valutazione (certificazioni, codici aziendali, etichette sociali, ecc.), esso è supportato dalla domanda dei critical consumer e dalle ONG e dalla relativa offerta delle aziende che li adottano (sia in maniera autonoma, sia con l'aiuto di enti certificatori). La peculiarità della ricerca è quindi proprio il tema in sé generalmente trascurato nella letteratura: la domanda rappresentata dalle ONG. L'indagine ha quindi cercato di colmare questa lacuna andando a sondare sia il lato normativo, necessario a comprendere le leggi entro cui si muove il libero mercato della RSI, sia la specificità di uno strumento quale la certificazione SA8000 ed il suo mercato specifico: le aziende che la adottano e le ONG che si rapportano con esse. Gli esiti hanno dato indicazioni assai interessanti atte a giustificare la massiccia presenza di aziende italiane tra quelle certificate con questo strumento, considerato tra i più onerosi e maggiormente vincolanti per le aziende. Oltre a sondare il lato “prodotto” con le sue specificità, si è poi passato al lato dell’offerta specifica che lo caratterizza: le aziende certificate italiane sono infatti un campione non rappresentativo né dell’universo aziendale, né tanto meno delle aziende che utilizzano strumenti collegati alla RSI. Il questionario somministrato all’intero universo delle aziende certificate SA8000 ha quindi fatto emergere oltre all’anagrafica aziendale anche il lato motivazionale e quello valoriale di queste imprese. Sul fronte “domanda” la ricerca ha invece cercato di cogliere le percezioni di uno stakeholder specifico: le grandi ONG italiane. Attraverso interviste in profondità abbiamo potuto capire la visione che il terzo settore ha maturato sia nei confronti della RSI in generale e di SA8000 in particolare. Questo passaggio ha permesso alla ricerca di avere un quadro assai completo della difficoltà che esistono nel mercato della RSI italiano: la domanda del terzo settore e l’offerta delle aziende non sono esattamente coordinati e spesso differiscono in profondità. Questo ci ha infine permesso di indicare alcune modalità di diverso coordinamento per questo mercato specifico ed in special modo di disegnare un quadro dei possibile scenari futuri legati al processo CSR-SC.

La Responsabilità sociale di impresa. La Sa8000: linee di sviluppo

BASSOLI, MATTEO;GRAZIANO, PAOLO ROBERTO
2004

Abstract

La presente ricerca si focalizza sulla responsabilità sociale di impresa (RSI) con un particolare focus sul terzo settore. In essa si è cercato di analizzare la complessa triangolazione strumento di valutazione, settore pubblico e terzo settore, senza trascurare il lato aziendale necessario a comprendere l'adozione dello strumento stesso. Se si volesse usare una similitudine la RSI è come un mercato dove il prodotto si concretizza negli strumenti di valutazione (certificazioni, codici aziendali, etichette sociali, ecc.), esso è supportato dalla domanda dei critical consumer e dalle ONG e dalla relativa offerta delle aziende che li adottano (sia in maniera autonoma, sia con l'aiuto di enti certificatori). La peculiarità della ricerca è quindi proprio il tema in sé generalmente trascurato nella letteratura: la domanda rappresentata dalle ONG. L'indagine ha quindi cercato di colmare questa lacuna andando a sondare sia il lato normativo, necessario a comprendere le leggi entro cui si muove il libero mercato della RSI, sia la specificità di uno strumento quale la certificazione SA8000 ed il suo mercato specifico: le aziende che la adottano e le ONG che si rapportano con esse. Gli esiti hanno dato indicazioni assai interessanti atte a giustificare la massiccia presenza di aziende italiane tra quelle certificate con questo strumento, considerato tra i più onerosi e maggiormente vincolanti per le aziende. Oltre a sondare il lato “prodotto” con le sue specificità, si è poi passato al lato dell’offerta specifica che lo caratterizza: le aziende certificate italiane sono infatti un campione non rappresentativo né dell’universo aziendale, né tanto meno delle aziende che utilizzano strumenti collegati alla RSI. Il questionario somministrato all’intero universo delle aziende certificate SA8000 ha quindi fatto emergere oltre all’anagrafica aziendale anche il lato motivazionale e quello valoriale di queste imprese. Sul fronte “domanda” la ricerca ha invece cercato di cogliere le percezioni di uno stakeholder specifico: le grandi ONG italiane. Attraverso interviste in profondità abbiamo potuto capire la visione che il terzo settore ha maturato sia nei confronti della RSI in generale e di SA8000 in particolare. Questo passaggio ha permesso alla ricerca di avere un quadro assai completo della difficoltà che esistono nel mercato della RSI italiano: la domanda del terzo settore e l’offerta delle aziende non sono esattamente coordinati e spesso differiscono in profondità. Questo ci ha infine permesso di indicare alcune modalità di diverso coordinamento per questo mercato specifico ed in special modo di disegnare un quadro dei possibile scenari futuri legati al processo CSR-SC.
2004
Bassoli, Matteo; Graziano, PAOLO ROBERTO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11565/2712191
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