Il presente studio, attraverso l’utilizzo di un questionario inviato a tutte le aziende sanitarie Italiane, analizza le caratteristiche della logistica del farmaco e della domanda di innovazione da parte delle aziende erogatrici evidenziando quali spazi di partnership e di business esistono per tutti gli attori a monte della filiera: imprese farmaceutiche, grossisti, distributori intermedi ed operatori logistici. I risultati del questionario mostrano una realtà in evoluzione. Seppure a macchie di leopardo sono diverse le aziende che hanno adottato prassi innovative lungo tutte le diverse fasi del processo di logistica dei farmaci (ad esempio, informatizzazione dei magazzini, tracciabilità del farmaco, sistemi elettronici di richieste condiviso tra reparti e farmacia, ecc.).L’innovazione più diffusa sembra essere la dose unitaria mentre risulta ancora arretrato il livello tecnologico e di informatizzazione relativo alla fase di distribuzione dei farmaci al letto del paziente che, a conferma di questo dato, viene indicata dai farmacisti intervistati come la fase a più alto rischio di errore. La forte domanda di innovazione ed un mercato – quello dei farmaci acquistati direttamente dalle aziende sanitarie – in forte crescita offrono sicuramente interessanti e nuovi spazi di mercato ed opportunità di collaborazione tra i diversi attori della filiera. Attraverso l’attivazione di queste forme di collaborazione le aziende sanitarie possono accedere a competenze e risorse (non solo finanziarie) nuove mentre, dall’altro, i diversi attori a monte riescono a valorizzare il loro ruolo come fornitori di servizio, ampliando la gamma di servizi offerti ed ottenendo un mark-up sui prodotti venduti. E’ però importante segnalare che queste forme di collaborazione possono durare con successo solo se si verificano una serie di condizioni: (i) flessibilità da parte dei fornitori dei servizi nel rispondere alle esigenze delle aziende; (ii) presenza di una massa critica (da qui spesso la necessità di ragionare in un’ottica inter-aziendale); (iii) presenza di investimenti comuni e di un forte commitment da parte di entrambe le parti.

Prassi innovative nella logistica del farmaco: stato dell’arte e opportunità di collaborazione per gli altri attori della filiera.

VILLA, STEFANO;ALESANI, DANIELE;JOMMI, CLAUDIO
2009

Abstract

Il presente studio, attraverso l’utilizzo di un questionario inviato a tutte le aziende sanitarie Italiane, analizza le caratteristiche della logistica del farmaco e della domanda di innovazione da parte delle aziende erogatrici evidenziando quali spazi di partnership e di business esistono per tutti gli attori a monte della filiera: imprese farmaceutiche, grossisti, distributori intermedi ed operatori logistici. I risultati del questionario mostrano una realtà in evoluzione. Seppure a macchie di leopardo sono diverse le aziende che hanno adottato prassi innovative lungo tutte le diverse fasi del processo di logistica dei farmaci (ad esempio, informatizzazione dei magazzini, tracciabilità del farmaco, sistemi elettronici di richieste condiviso tra reparti e farmacia, ecc.).L’innovazione più diffusa sembra essere la dose unitaria mentre risulta ancora arretrato il livello tecnologico e di informatizzazione relativo alla fase di distribuzione dei farmaci al letto del paziente che, a conferma di questo dato, viene indicata dai farmacisti intervistati come la fase a più alto rischio di errore. La forte domanda di innovazione ed un mercato – quello dei farmaci acquistati direttamente dalle aziende sanitarie – in forte crescita offrono sicuramente interessanti e nuovi spazi di mercato ed opportunità di collaborazione tra i diversi attori della filiera. Attraverso l’attivazione di queste forme di collaborazione le aziende sanitarie possono accedere a competenze e risorse (non solo finanziarie) nuove mentre, dall’altro, i diversi attori a monte riescono a valorizzare il loro ruolo come fornitori di servizio, ampliando la gamma di servizi offerti ed ottenendo un mark-up sui prodotti venduti. E’ però importante segnalare che queste forme di collaborazione possono durare con successo solo se si verificano una serie di condizioni: (i) flessibilità da parte dei fornitori dei servizi nel rispondere alle esigenze delle aziende; (ii) presenza di una massa critica (da qui spesso la necessità di ragionare in un’ottica inter-aziendale); (iii) presenza di investimenti comuni e di un forte commitment da parte di entrambe le parti.
2009
Villa, Stefano; Alesani, Daniele; Jommi, Claudio
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